alcolistiLa droga e il fumo sono gli  spauracchi del terzo millennio, spesso ci si dimentica di uno dei problemi più grandi che affligge la popolazione italiana: parliamo dell’alcolismo. L’alcool conosciuto sin dagli antichi egizi, ha varcato la storia e si è configurato come un attore di tutto rispetto nelle varie civiltà Nella civiltà greca, i greci adoravano Dionisio, dio del vino e dell’ebbrezza. I romani amavano bere moderatamente e con continuità. Nel medioevo il bere fino al tracollo, era normale. Nel sedicesimo secolo furono prodotti liquori e grappe, i monasteri furono tra i maggiori artefici di molti liquori e grappe. Arriviamo ai giorni nostri tralasciando il resto. Oggi l’alcool in modo diretto e indotto è presente nella bilancia commerciale dei paesi dell’Unione europea per milardi di dollari.

I dati ISTAT dicono che oltre il 75% degli italiani consuma alcool. Il dato più allarmante riguarda soprattutto la fascia di popolazione a rischio per consumo di alcool, parliamo di oltre 4.000.000 di persone e di una cifra incredibile per quanto concerne gli alcolisti cronici, parliamo di oltre 1.500.000, che coinvolge i familiari per una cifra di 6.000.000 di persone. Tutto questo, comporta nelle famiglie, situazioni di violenza fisica sugli stessi familiari: stupri tenuti nascosti, violenza sui bambini, fino all’omicidio. Una situazione allarmante, tenuta nascosta ai più, per il forte impatto economico che ha l’industria dell’alcool in Italia. Un altro dato allarmante riguarda i giovani: il 10% dichiara di ubriacarsi almeno tre volte alla settimana, in continuo aumento il numero di adolescenti. Dati allarmanti su cui riflettere. Il consumo di alcool ha effetti devastanti sulla salute, infatti:
– 10% di tutte le malattie contratto hanno come minimo comune denominatore l’alcool
– 10% di malattie neoplastiche (tumori)
– 63% di tutte le malattie del fegato come le cirrosi epatiche.
– 45% di tutti gli incidenti automobilistici, sul lavoro…
– 9% delle invalidità e di malattie croniche
A tali dati bisognerebbe aggiungere anche i danni arrecati sui luoghi di lavoro, al fallimento di attività commerciali e imprenditoriali, a problemi di sicurezza pubblica.
In Italia i decessi per abuso di alcool ha superato le 40.000 unità.
I costi sanitari e criminosi dovuti all’alcool sono in continuo aumento nell’UE, si parla di centinaia di miliardi di euro. Stime precise è difficile averne per effetto di barriere poste dalle multinazionali per evitare di creare allarme sociale, Gli stessi governi sottovalutano il consumo di alcool e i danni che si potranno avere, sulle nuove generazioni.