Un film in cui il poker è solo l’espediente narrativo per una storia di famiglia molto italiana. Una scelta di regia molto dinamica e tagliente con campi e piani sequenza propri del linguaggio pubblicitario è stata affidata ad un giovane al suo esordio cinematografico, Gianluca Mingotto, 32enne,  con all’attivo svariati spot, corti, documentari girati dal 2008 ad oggi.

Due fratelli diametralmente opposti: Filo (Pietro Cardano) nella pellicola è un giovane genio introverso, idealista e legalitario, ma con la passione del gioco ereditata da suo padre, mentre l’altro, Tony (Andrea Montovoli: un decennio trascorso tra spot, videoclip, televisione, cinema), è un giovane ribelle e poco incline alle regole, nonché esaltato negli atteggiamenti e nel look dalla saga americana de Il Padrino, che sogna di diventare un giocatore di poker professionista.

I due genitori sono una veterana, Lina Sastri, con 40 anni di carriera alle spalle iniziata con Eduardo de Filippo, che nel film ha il ruolo di madre coraggio; con un marito, Francesco Pannofino, decisamente sdoganato dalla sua voce prestata a George Clooney, Antonio Banderas, che nel film è un perdente vittima del gioco d’azzardo, nel suo microcosmo della provincia siciliana, mentre nella vita è impegnato sul duplice fronte: oltre al cinema anche a teatro, in questi giorni a Roma con una commedia per la regia di Claudio Boccaccini dal titolo “I soldi non sono tutto”. E ancora soldi, soldi, soldi, tanti quelli che scorrono a fiumi sui tavoli verdi del Texas Holdem, in cui si mescolano tra gli attori ben dieci autentici campioni di questa disciplina di poker americano; come tanti sono i soldi che occorrono ai due fratelli per sopperire alle cure della sorella minore. E sarà proprio il tavolo da gioco di un torneo disputato all’isola di Malta, il Betpro Malta Poker Dream, a vedere i due fratelli contrapporsi in finale e a risultare vincente sarà… la famiglia!

Al di là di ogni considerazione socioeconomica sul fenomeno del gioco d’azzardo che interessa 4milioni di persone, negli ultimi tre anni, il film intende avvalersi proprio del gioco per fotografare una realtà esistente in cui chiunque con pochi euro può mettere a frutto le proprie capacità e avere la chance di fare il colpaccio e vincere il montepremi. Ma la verità si rivelerà un’altra quella di rinsaldare e ricordare i nostri legami sostiene il suo produttore Fabrizio Crimi.

A cura di Monica Refe