coronaTutti dovremmo vivere momenti liberatori in cui esprimiamo veramente quello che pensiamo, già gli antichi sosteneva “semel in anno licet insanire… una volta all’anno è lecito impazzire”, anche loro percepivano in maniera netta la necessità di una valvola di sfogo, anche contravvenendo al consiglio di Juan Carlos Onetti che sosteneva che “le uniche parole che meritano di esistere sono quelle migliori del silenzio”.

Consiglio a cui ha contravvenuto anche Mauro Corona, come lui stesso ammette nel suo nuovo libro “ Confessioni Ultime” in cui sostiene come le sue parole non siano meglio del silenzio, ma che la necessità di esprimersi non gli ha permesso di tacere.

Edito da Chiarelettere srl , questa nuova opera, che sarà accompagnata da un videoreportage di Giorgio Forconi, che seguirà Corona dalla tana rifugio in cui vive e lavora ai luoghi della sua quotidianità, è il diario intimo di “un sognatore”. Questo libro è un autoritratto che richiama in alcuni passaggi l’indimenticabile tradizione degli scritti morali, e si trasforma con impennate improvvise in un personalissimo sfogo sull’attualità e la politica.

“Confessioni Ultime” verrà presentato alla presenza dell’autore, il 4 maggio al Trento Film Festival e il 18 maggio e 19 maggio al Salone internazionale del Libro di Torino.