Si avvicinano le elezioni politiche, il cinema festeggia tale evento con un film da fanta-politica. Molti cittadini sperano nella scomparsa dei dinosauri della politica e forse questo film è di buon auspicio….la trama in sintesi:
Il segretario del principale partito d’opposizione, Enrico Oliveri, è in crisi. I sondaggi  lo danno perdente per la competizione elettorale prossima.. Una notte, dopo l’ennesima contestazione, Oliveri si dilegua, senza lasciare tracce. Negli ambienti istituzionali e del partito, fioccano le illazioni, mentre la sua eminenza grigia, Andrea Bottini e la moglie, Anna, continuano ad arrovellarsi sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. È Anna a evocare il fratello gemello del segretario, Giovanni Ernani, un filosofo geniale, segnato dalla depressione bipolare. Andrea decide di incontrarlo e ne resta talmente affascinato da iniziare a vagheggiare un progetto che ha la trama di un pericoloso azzardo…Roberto Andò è il regista del film, siciliano, ha preso spunto dal romanzo “il trono vuoto” , vincitore del premio Campiello giovani. Un cast di attori popolaro come Toni Servillo, Mastrandrea, la Bruni Tedeschi e la Bonaiuto. L’uscita è prevista per il 14 Febbraio a pochi giorni dalle elezioni politiche. “Viva la libertà” permette delle riflessioni anche sull’attuale situazione politica, ad esempio se tutti i segretari, i vecchi politici si fossero ritirati dalla vita politica, scomparsi, irreperibili. Cosa sarebbe successo in Italia? Ci sarebbe stato un vero rinnovamento? Purtroppo non è successo e di fatto il passo indietro di qualcuno alle primarie ha comportato una serie di portaborse. Uomini di apparato collegati in modo quasi ombelicale al sistema e addentro a quel sistema di potere che andrebbe scardinato. Pensiamo al Monte dei Paschi di Siena, all’Acea, all’Ama, a Mediaset, al potere politico-finanziario e sempre più spesso al potere oscuro massonico-politico-mafioso. Un film per riflettere forse. I cittadini spesso sono inconsapevoli dei giochi d’apparato e vedendo “facce nuove” credono al rinnovamento. Ma non è così. Spesso i nuovi sone “peggiori” dei vecchi perchè corrotti nella propria integrità e incapaci di sentirsi al servizio dei cittadini, ma al servizio dell’egoismo proprio e alla “fame dei partiti e del potere”.
Le prossime elezioni non comporteranno la scomparsa di nessun segretario di partito, anzi, quasi sicuramente Bersani con il Pd e SEL vinceranno le elezioni e governeranno l’Italia per qualche anno finchè qualcuno dall’interno del partito non farà saltare Bersani e l’accordo con Sel. Monti sarà il nuovo presidente della Repubblica, Casini con il suo partito si accorderà con il PD e avrà un ruolo importante, Fini scomparirà, Berlusconi tenterà un accordo con il PD per i propri interessi, ma scomparirà anche lui. Il Centro sinistra aumenterà le tasse, ci sarà la patrimoniale, oltre 1.000.000 di piccole imprese chiuderanno, si privatizzerà l’acqua, si riparlerà di nucleare. Un paese salvo per le multinazionali, devastato socialmente. Alla fine, quando Bersani si dimetterà il debito pubblico avrà sfiorato i 2,2 miliardi.
Buona visione