10699521_small-770x513Il nuovo decreto sulle misure occupazionali varato dal governo Letta fa già molto discutere e tra i primi denigratori troviamo il governatore della regione Veneto che non lascia spazio a dubbi sulla sua posizione parlando addirittura di “sberleffo al Nord che lavora”.

Pesanti le critiche di Zaia che parla di ingiustizia che si perpetua nei riguardi del Nord e ricorda che la crisi la sta vivendo anche il settentrione; portando ad esempio la sua Regione rammenta, inoltre, come il solo Veneto abbia più di 170 mila disoccupati e alle altre decine di migliaia di uomini e donne espulsi dal mondo del lavoro.

Ma il governatore leghista non si ferma qui e incalza con il leitmotiv dei “territori, come il Veneto, che mantengono l’intera Italia, prima di tutto quelle sprecona,” e suggerisce una strategia politica-economica differente; chiamando in causa il buon senso a suo avviso bisognerebbe che “in un momento di profonda crisi come questo i sostegni andassero, almeno in egual misura, sui territori effettivamente produttivi, dove ci sono le aziende che producono e danno lavoro e dove, proprio per questo, la situazione occupazionale è più grave, al limite dell’emergenza sociale”.