Diamo una nuova luce ad uno dei più bei film d’animazione giapponesi di tutti i tempi, Laputa – Il Castello nel cielo: scritto e diretto dal Maestro Hayao Miyazaki, è la seconda opera dello Studio Ghibli (di cui ricordiamo,tra i titoli più famosi nel belpaese, La città incantata e Il castello errante di Howl). Tale film ha visto la luce nel lontano 1986 ma ha riscritto la storia del genere, si può infatti considerare uno dei padri dello “Steam punk”, nonché l’ispiratore di molte serie di successo tra cui Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra, (fortunata serie con alla base un’idea dello stesso Miyazaki ma diretta da Hideaki Hanno, meglio conosciuto come capostipite della Gainax, lo studio creatore di Neon Genesis Evangelion).
I due giovanissimi protagonisti sono Pazu, un ragazzino instancabile, costruttore di trabiccoli aerodinamici come suo padre (Miyazaki ha come passione i velivoli tanto che il Ghibli, che da nome allo studio, è il nome di un aereo italiano), e Sheeta, una ragazza misteriosa caduta dal cielo, sollevata in volo come un angelo dalla pietra che tiene al collo. I due, inseguiti sia dai pirati i quali sarebbero poi la numerosa famiglia di mammina Dola, una curiosa vecchietta tosta come la pietra, che dall’esercito (senza bandiera come tradizione per il maestro), si how to lose weight

“https://www.romalive.org/wp-content/uploads/2012/04/il-castello-nel-cielo-miyazaki-3.jpg”>imbarcano nell’avventura di trovare Laputa, la città fluttuante, il castello nel cielo oltre le nubi e il nido di drago. Lui, il ragazzo, insegue il sogno del padre un tempo additato come ciarlatano, per aver giurato a tutti di aver toccato il suolo di Laputa; mentre lei, rimasta orfana, fa lo stesso per inseguire il destino al quale era stata preparata fin da piccola, nelle valli sconfinate della campagna e come custode della pietra dai poteri eccezionali. Muska, militare senza scrupoli dei servizi segreti, si mette alla ricerca della pietra, essendosi appassionato alle storie sull’occulto potere tramandato dalla città oltre le nuvole. I ragazzi, in continua fuga, per affetto si coprono le spalle a vicenda, così da raggiungere anche il loro scopo. Questa pellicola è per molti versi un capolavoro: i fondali di ogni scena sembrano quadri, l’animazione fluida è una gioia per gli occhi, e le musiche di Joe Hisaishi sono una delizia per le orecchie. Il film era stato già tradotto e distribuito in pochissime copie in dvd, ma sotto la guida dello specialista Gualtiero Cannarsi si fregia di un nuovo adattamento e doppiaggio, rigoroso e preciso. Il pubblico di appassionati sa che questo film è assolutamente imperdibile ed è senza tempo, le nuove generazioni non sentiranno gli anni della pellicola e impareranno così la potenza e la bellezza della natura, che la fa da padrone anche senza l’ausilio dell’uomo.

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