“Una enigmatica storia d’amore con una passione incredibile che entrambi i protagonisti cercano di razionalizzare: un noir passionale, che scaturisce da un lutto e da un senso di colpa. Un’attrazione travolgente, sessuale che modifica la vita disordinata di Sandrine e quella abitudinaria di Leonardo”. Così il regista Tonino Zangardi presenta il suo nuovo film SANDRINE NELLA PIOGGIA. Nel racconto filmico rilevanti sono i ruoli minori perché forniscono quella vaga atmosfera poetica, ad esempio quelli “strani e misteriosi” interpretati da un istrionico Haber e da una sempre straordinaria Guerritore che impersona una donna depressa  in modo delicato, cercando tuttavia di mostrare il disagio una madre.
La pellicola è stata ambientata a Mantova in un luogo caro a Michelangelo Antonioni, del quale Zangardi si definisce un grande estimatore, regalandoci immagini splendide e molto curate, a scapito di una narrazione a tratti slegata e piuttosto disorganica nei suoi 102 minuti di racconto filmico.

Il film, che non ha trovato appoggi nei finanziamenti statali, è stato interamente finanziato da un imprenditore mantovano e sarà distribuito in quaranta sale, con un tour di lancio e promozione on the road in giro per l’Italia organizzato a partire dal Pigneto a Roma.

A cura di Monica Refe