Monaci buddisti: ancora un altro martire! 20 solo nell’ultimo anno
Un giovane monaco buddista ha cercato di darsi fuoco nella regione tibetana cinese, per protestare contro la repressione culturale e religiosa condotta dalle autorità di Pechino. Stando a quanto riferito dalle ong International Campaign for Tibet (Ict) e Free Tibet, il bonzo 19enne, identificato come Lobsang Gyatso, si è dato fuoco ieri nella provincia sud-occidentale del Sichuan. Gli agenti di polizia sono intervenuti, picchiandolo con violenza per spegnere le fiamme, prima di portarlo via, ma al momento non è chiaro se sia sopravvissuto. Questo nuovo tentativo di suicidio è avvenuto mentre il vicepresidente cinese Xi Jinping si trova a Washington, dove oggi incontrerà il presidente Barack Obama. Ieri la polizia americana ha fermato alcuni militanti della causa tibetana che avevano srotolato su un ponte di Washington lo striscione con su scritto “Il Tibet sarà libero”. Sono almeno 20 i tibetani, in maggioranza monaci buddisti, che si sono dati fuoco nell’ultimo anno nelle zone tibetane cinesi. L’umanità ha un debito enorme nei confronti della popolazione tibetana che ancora oggi sono pronti a compiere folli gesti affinchè si dimostri una definita presa di coscienza da parte del popolo cinese della parola libertà.