Lampade da vecchi telefoni, quando il riciclo è arte e design
Vecchi fogli di giornale, rami spezzati, monete, bottiglie di plastica recuperate dai cestini e le forchette della nonna. Rifiuti trasformati in vere e proprie opere d’arte e oggetti di design che hanno il pregio di dare nuova vita a ciò che gli altri buttano via. L’idea è de LeArtigiane.it, progetto di Livia Carchella e Bruna Pietropaoli, che festeggiano sette anni di ”Scarti d’autore” con la mostra romana cheda oggi al 4 marzo raccoglierà le opere di riciclo di quaranta artigiane da tutta Italia
Il risultato è un percorso espositivo fantasioso e colorato, ma anche un viaggio nel mondo dei rifiuti e tra gli oggetti abbandonati che può essere fonte d’ispirazione per capire come dare una seconda vita alle cose più impensate e pensarci due volte prima di gettarle via, con tutte le conseguenze negative che questo ha sull’ambiente. Il segreto è: raccogliere, mettere da parte e poi riassemblare con fantasia. Qualche esempio? I vecchi dischi in vinile possono trasformarsi in originali borse e gli ingombranti telefoni di una volta (il celebre bigrigio con il ‘disco combinatore’ per comporre i numeri, tutti ne abbiamo avuto uno) si prestano davvero a bene a diventare bellissime lampade.
E poi i bicchieri nati dalle bottiglie di vino e birra, tavoli e sedie realizzati con la plastica dei frigoriferi dismessi, anelli ed orecchini che utilizzano i materiali più diversi. La mostra è allestita nello spazio espositivo in via di Torre Argentina 72, dove LeArtigiane.it organizzano non solo mostre, personali e collettive, ma anche sfilate, presentazioni di libri e corsi di riciclo creativo. Analogo discorso per il vecchio parquet e le vecchie porte