Anita Ekberg: “La dolce vita non era un gran film”
“La dolce vita non era un gran film. Quel film esiste per quella scena pazzesca, e in quella scena c’eravamo io e Marcello. Più io, in verità, che lui. Ero bellissima. Lo so”. Così l’attrice svedese Anita Ekberg che, intervistata dal ‘Corriere della sera’, definisce Fellini “un genio assoluto”. Ricoverata nel reparto di lungodegenza in una clinica alle porte di Roma, l’attrice che giovedì compirà 80 anni si racconta. “Un anno fa si spezzò il femore di sinistra, poi, a metà agosto, ha fatto crack il destro. L’operazione è andata bene, ora stanno cercando di rimettermi in piedi. E pensare che a Fellini piaceva moltissimo come camminavo. Dentro la Fontana di Trevi, durante le riprese – ricorda – feci su e giù una notte intera, senza mai inciampare. Marcello invece aveva freddo e così vuotò una bottiglia di whisky. Cadde tre volte, e per tre volte furono costretti ad asciugarlo. Alla fine gli fecero indossare gli stivaloni da pesca sotto i pantaloni”. Ekberg confessa di sentirsi “un po’ sola”. “Ma non ho rimpianti”, dice. “Ho amato, pianto, sono stata pazza di felicità. Ho vinto e ho perso. Non ho un marito, non ho figli”. L’attrice non parla delle tante proposte di matrimonio ricevute. “Ho sempre pensato all’amore come a una faccenda privata. Con Gianni Agnelli abbiamo tenuto un segreto bellissimo per anni, finché un giornalista maleducato non pensò bene di scrivere tutto su un giornale. Con Dino Risi andò diversamente: era lui che avrebbe voluto avere una storia con me, ma tra noi non c’è mai stato niente”. Ekberg racconta di annoiarsi in clinica.