TRIESTE FILM FESTIVAL: Freakbeat
Tra i ricordi più piacevoli del Trieste Film Festival possiamo annoverare senz’altro la serata che ha posto in primo piano la musica, con i due documentari della sezione “Muri del suono”: Bijelo Dugme del serbo Igor Stoimenov ed il nostrano Freakbeat di Luca Pastore. Quest’ultimo, in particolare, con la sua natura di lavoro deliziosamente ironico, eccentrico, sperimentale, si è proposto quale prezioso viaggio alla (ri)scoperta della musica “beat”, non incastonata nel ricordo ma fatta rivivere e omaggiata con toni sempre molto creativi. Tale approccio è anche diretta conseguenza dell’aver scelto un personaggio decisamente fuori dagli schemi, quale mattatore assoluto dell’opera: Roberto “Freak” Antoni. Lo scatenato frontman degli Skiantos dedito ora a singolari e surreali forme di cabaret, così amante degli ossimori da definirsi un “intellettuale demenziale”, è il Caronte che nel film ci trascina indietro nel tempo, propiziando il recupero di volti, atmosfere e sonorità risalenti ad altre stagioni musicali. E lo fa in modo visibilmente divertito, proponendosi come mentore per la figlia e portandosela dietro in una specie di viaggio iniziatico a Bologna e dintorni, con le splendide canzoni dei Nomadi, dei Corvi, del buon Maurizio Vandelli (che regala anche una sua gustosa epifania) a scandire la ricerca di un cimelio apparentemente assurdo: la registrazione di un’ipotetica, forse improbabile jam session tra l’Equipe 84 e il grande Jimmy Hendrix, a sua volta fantomatico ospite di una cascina emiliana! La curiosa leggenda metropolitana è il pretesto di un peregrinare attraverso ambienti che assumono evidenti coloriture ultra-pop, tra cromatismi esagerati e personaggi in posa plastica, incontri stralunati e memorabili tiritere filosofeggianti per cui l’indiscusso protagonista, così prodigo di massime sulla musica e sulla vita, si conferma alfiere di un irresistibile universo naif. Ed è quindi un “Freak” Antoni in gran forma quello che abbiamo ammirato nel film di Luca Pastore e che ha saputo rendere ancora più effervescente, con la sua presenza in sala, il clima della serata.