6 Ottobre, Roma

File interminabili hanno accolto le sale dei Musei romani, aperti fino a notte fonda in un’atmosfera magica e surreale, con un cielo stellato ad illuminare la citta’ e una dolce brezza tiepida a scompigliarti i capelli.

Hanno atteso anche per ore, muniti solo di pura curiosita’ e molta pazienza, per ammirare le nostrane bellezze. Dal Macro di Via Nizza, passando per le Scuderie del Quirinale, al Chiostro del Bramante, arrivando in Via Nazionale, le mostre prese letteralmente d’assalto. Prima su tutte, quella di Robert Doisneau, il poeta romantico della fotografia.

robert doisneau

“La sua opera più conosciuta è “Bacio davanti all’hotel De Ville”, la foto, scattata nel 1950, di una coppia di ragazzi che si baciano lungo le caotiche vie di Parigi. La coppia non è stata però ritratta per caso: Doisneau stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui. Si trattava di Françoise Bornet, una studentessa di teatro, e del suo ragazzo, Jacques Carteaud.” (Fonte www.wikipedia.it)

Ammirando con stupore la partecipazione, mi sorge un dubbio: “L’affluenza e’ data solo dalla gratuita apertura?o da un interesse smisurato, celato e tenuto segretamente nascosto?”

Negli altri Paesi europei, si da molto piu’ peso all’arte e alle sue espressioni, proponendo format del genere, per intere settimane e a piu’ riprese, non circoscrivendo il tutto, ad una sola notte. A Londra, per esempio, tutti possono entrare gratuitamente nei musei di Stato: British Museum, National Gallery, Tate Britain e Tate Modern. Se pensassimo poi, che i tesoretti di queste istituzioni sono per la maggior parte di autori italiani, da sole, basterebbero a saldare i debiti economici delle generazioni passate e future.

Tra la folla, si puo’ notare il fulgido e vivido fervore intellettuale che pervade l’aria e da un piacevole senso di orgoglio. Purtroppo, dopo due ore di fila, le Squderie del Quirinale chiudono i battenti lasciando a bocca asciutta e con il cuore infranto, ma non saranno 5, 10, 20 euro a fermare questa sete?

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI