“L’ultimo Comunista. La presa di potere di Giorgio Napoletano” presentato a Roma
Ai posteri l’ardua sentenza, con questa frase Manzoni sembra voglia rimandare il giudizio su Napoleone ad altri, mentre lui nella sua ode “Il cinque maggio” enuclea gli episodi salienti della vita del grande condottiero, in maniera simile potrebbe venir interpretato il libro di Pasquale Chessa “L’ultimo Comunista. La presa di potere di Giorgio Napolitano” edito da Chiarelettere che verrà presentato il 17 aprile presso la libreria Ibs, Via Nazionale 254.5 alle ore 18.00.
Ad un giorno dalla votazione per il nuovo Presidente della Repubblica è forse già il tempo di trarre le conclusione sul mandato del quasi ex Presidente, Giorgio Napolitano ripercorrendo la sua storia, la nostra storia, attraverso una ricostruzione basata su documenti di partito, lettere, testimonianze di amici e nemici che ci porta dallo stalinismo e gli anni bui delle invasioni dell’Ungheria e della Cecoslovacchia, alle divisioni all’interno del Pci tra la destra amendoliana, la sinistra di Ingrao, la corrente migliorista e poi la fine del comunismo, tangentopoli, il Quirinale inaspettato, il confronto con Berlusconi e il braccio di ferro con la Procura di Palermo.
Napoletano ha fallito il suo mandato, è tutto da rifare, dopo di lui il vuoto e un’altra politica, tutta da inventare, questi sono solo alcuni nodi che Chessa analizza nel suo libro, nodi che oggi più che mai risultano di stringente e drammatica attualità.