Prende il via Eataly Roma il 21 giugno, il grande contenitore di prodotti agroalimentari di qualità e della ristorazione di eccellenza del made in Italy. Le sue porte saranno spalancate al pubblico nella sede realizzata nell’edificio dell’ex Air Terminal Ostiense, in piazzale XII ottobre 1492. Quattro piani all’insegna del buon mangiare nostrano in 17.000 metri quadri che contengono 23 ristoranti o corner di ristoro, 40 aree didattiche, 8 aule per i corsi, stand per la vendita dei prodotti e molto altro ancora.
Eataly è il più grande centro enogastronomico del mondo: un modello originale di mercato in cui i prodotti di qualità della nostra tradizione non solo si possono acquistare, ma si consumano e si studiano. E’ un luogo in cui unendo vendita, ristorazione e cultura, seleziona e offre le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Il progetto nasce da un incontro tra il patron Oscar Farinetti e il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini e in pochi anni è diventato un gigante delle esportazioni agroalimentari con negozi in tutto il mondo, da Londra a Milano, da New York a Torino.
La sede romana contiene 14.000 prodotti in vendita tra cui quelli di Libera, l’associazione che si batte contro la mafia e per la redistribuzione dei patrimoni mafiosi. Troviamo in bella mostra il meglio dei vini, degli olii, della pasta, del pane, dei formaggi, dei salumi e di tutta la produzione tipica di qualità nostrana. All’interno ogni reparto vendita è preceduto da spazi didattici ed emozionali, così li chiamano gli ideatori, che hanno il compito di educare i clienti su storia, cultura e caratteristiche dei prodotti in esposizione. All’ultimo piano si trova il Centro Congressi, un padiglione insonorizzato che può ospitare da 100 a 300 persone per tutti gli eventi collegati al tema.
Tra i 23 ristoranti del più grande Eataly finora realizzato, si evidenziano quelli specializzati in pasta, pesce, carne. Anche il corner di fritti romani e quello della mozzarella di bufala fanno bella mostra di sé provocando “l’acquolina in bocca” ai visitatori. Infine in tempo di crisi offre la qualità per ogni tasca. I prezzi? Per mangiare si va dai 3 euro dei chioschi ai 100 euro del ristorante Italia. A completare il piacere fuori ci sono parcheggi per quasi 600 posti auto.

di Maria Grazia Ardito