image002L’Italia è un paese dove spesso fatti storici diventano attuali, dove ci sono così tanti buchi neri nella sua fitta trama di vita che dopo trentuno anni è possibile ritrovare una valigetta, ufficialmente sparita, appartenuta ad un generale, Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso a colpi di kalashnikov insieme alla moglie e all’agente.

È bastata una telefonata anonima per far sembrare il 3 settembre del 1982 così vicino da cancellare gli anni passati, quindi non stupisce che autori scrivano ancora su vicende solo all’apparenza lontane nel tempo, per definire un episodio storico, infatti, bisognerebbe che tutti i suoi contorni fossero definiti e questo non è sicuramente il caso, ad esempio, dell’uccisione di Aldo Moro.

Un nuovo libro, dunque, per racconta i tragici giorni che precedettero la morte di Aldo Moro, scritto a due mani da David Sassoli e da Francesco Saverio Garofani, entrambi giornalisti e politici, “Il Potere Fragile. I consigli dei ministri durante il sequestro Moro”, è un’attenta ricostruzione che unisce i più rilevanti fatti della cronaca di quei drammatici giorni con le inedite trascrizioni dei dibattiti avvenuti nella stanza dei bottoni, ovvero i verbali delle otto riunioni del Consiglio dei ministri durante i 55 giorni che sconvolsero la Repubblica. Da questo intreccio di cronaca e trascrizioni emerge l’immagine di uno Stato debole, fragile e impreparato.

Il libro verrà presentato mercoledì 8 maggio alle ore 19.00 alla Fandango Incontro, via dei Prefetti, 22 e saranno presenti oltre agli autori Marco Damilano, Miguel Gotor e l’onorevole Franco Marini.