Igor Schiavetti pensa al ritiro
Una delle bandiere del Nettuno decide di lasciare. Dal 1993 con la maglia nettunese, Igor Schiavetti, sta pensando di smettere col baseball dopo 17 anni di grande carriera dove Igor ha vinto praticamente tutto con la maglia della sua città. Una decisione sofferta che l’interno nettunese sta ancora ponderando. All’origine di questa scelta ci sono alcuni motivi familiari. “Sono ancora in fase di decisione – commenta Igor Schiavetti – purtroppo al momento non posso continuare a giocare e a dare il mio contributo alla squadra. Io non vorrei lasciare totalmente, ma purtroppo nella vita non si può sempre fare quello che si vuole. In cuor mio spero di avere la possibilità di tornare a giocare in questa stagione o nella prossima, ma non so se questo desiderio si potrà realizzare. La società ha accettato tranquillamente la mia decisione e sia la dirigenza con il vicepresidente Franco Piras e il direttore sportivo Alberto De Carolis, sia i tecnici con in testa il manager Ruggero Bagialemani mi sono stati vicino in questa scelta che sto maturando. C’è anche da dire che non sono più un ragazzino e non sarebbe facile rientrare alla mia età dopo essersi fermato. Il campo e i compagni già mi mancano e so che sarà dura vedere la partita da spettatore, ma in questo momento non posso fare altro. Quello che è sicuro è che per me esiste solo il Nettuno e non giocherei mai con un’altra maglia. Se smetto sarà definitivamente e non vestirò mai un’altra casacca”. Anche il tecnico Ruggero Bagialemani ha espresso il suo dispiacere su questa decisione di Igor Schiavetti: “Per la squadra sarà una grande perdita. Puntavo molto sul suo contributo e spero fino all’ultimo che torni sui suoi passi. E’ stato un esempio per tutti come giocatore ed a dimostrato la sua correttezza e la sua professionalità anche nel modo in cui sta maturando la sua decisione”. “Per Igor ci sarà sempre la porta aperta qui a Nettuno – commenta il direttore sportivo Alberto De Carolis – abbiamo provato, anche io personalmente, di tutto per cercare di fargli cambiare. La società, anche se con rammarico, ha accettato la sua decisione e rimaniamo vicino a Igor con il quale ci lega un rapporto che va oltre al semplice rapporto professionale”Un pezzo di Nettuno che dice “basta”. Un pezzo di storia che entra nella storia gloriosa del Nettuno e che rimarrà nel cuore e nella mente dei suoi tifosi che lo ricorderanno sempre per la grande correttezza, il grande impegno e per i tanti trofei alzati al cielo in cui brilla quella European Cup alzata al cielo da capitano nel cielo di Barcellona nel 2008.