0821_TiredDoctors_190x127È ancor una volta l’Europa a richiamare l’Italia su un aspetto tutt’altro che marginale, quello che riguarda il rispetto dei turni di lavoro dei medici italiani.

Il secondo governo Prodi aveva deciso di non applicare ai dirigenti l’obbligo a un periodo di un riposo compensativo di almeno 11 ore fra un turno di lavoro e l’altro, in questo provvedimento rientravano anche i medici del servizio sanitario nazionale.

I medici, quindi, sono considerati come dirigenti, il problema nasce dal fatto che, per ovvi motivi, non hanno la possibilità di organizzare liberamente i loro turni di lavoro, se a questo aggiungiamo anche la carenza ormai cronica di organico nelle strutture ospedaliere ci troviamo di fronte a professionisti che sono sottoposti a turni massacranti.

Una prima strada è stata tentata con la revisione dei contratti aziendali del 2008-2009, in cui veniva specificato che “solo per caso e per brevi periodi era possibile spostare i turni di riposo”, questa formulazione si è rivelata un blando palliativo ad una situazione che mette a rischio la salute dei medici e di conseguenza quella dei loro pazienti.

Se non si riesce a trovare una soluzione in tempi brevi l’Italia verrà sanzionata dall’unione Europea, la commissione europea già mesi fa ha inviato una lettera all’Italia segnalando la questione, non avendo ottenuto alcuna garanzia nella risoluzione del problema, adesso ha inviato “un parere motivato” il prossimo passaggio sarà una sanzione pecuniaria.

 

Fonte: Doctor