PMI, La Giunta dà via libera alla semplificazione normativa
“Pensare innanzitutto in piccolo” per rilanciare le attività produttive del Lazio e superare la coda velenosa della crisi cominciata nel 2008. Think small first è il motto, lanciato due anni fa dalla Commissione europea, alla base della proposta di legge (pdl) approvata dalla Giunta regionale, presieduta da Renata Polverini, per dare un concreto segnale di rinnovamento, dal punto di vista della semplificazione normativa, a favore delle piccole e medie imprese (pmi).
La proposta di legge recepisce i dettami dello Small business act (Sba), il manifesto delle piccole e medie imprese lanciato il 25 giugno 2008 dalla Commissione europea. Con esso si riconosce alle pmi il ruolo propulsore del sistema produttivo. Il Governo italiano, lo scorso 4 maggio, con una direttiva del presidente del Consiglio ha dato attuazione alla comunicazione Ue.
E ora La Regione Lazio ha declinato lo Sba sul proprio territorio.
«Lo avevamo annunciato all’indomani del nostro insediamento e abbiamo mantenuto la promessa», ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo.
Nello specifico, la proposta di legge stabilisce che i tutti testi normativi regionali, aventi riflessi sulle pmi, siano redatti con disposizioni chiare, semplici e comprensibili, tenendo ben presente – fatto nuovo e importante – l’ottica interpretativa degli imprenditori. La pdl prevede, inoltre, che nella redazione dei testi vengano consultate le associazioni rappresentative delle piccole e medie imprese.
«È una novità assoluta, una positiva rivoluzione all’insegna della sburocratizzazione e della semplificazione da cui, ne siamo certi, giungeranno vantaggi concreti per il tessuto economico del Lazio, che produce il dieci per cento della ricchezza nazionale. Siamo fra le prime Regioni italiane a “pensare innanzitutto in piccolo” per dare nuovo impulso alle pmi, valorizzando le loro potenzialità di crescita nel medio-lungo periodo», ha concluso Di Paolo.
La proposta di legge passerà ora al vaglio del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.