Era il gennaio 2011 quando veniva presentata alla stampa una proposta di legge nel Lazio per i minori scomparsi: un nuovo strumento legislativo a sostegno delle famiglie toccate da questo fenomeno, per il quale, triste primato, proprio il Lazio è al secondo posto nella graduatoria delle regioni italiane.
Primo firmatario del documento, il consigliere regionale Idv Claudio Bucci. Che oggi torna sull’argomento, sollecitando l’esame del testo perché possa arrivare al più presto in aula.

A che punto è l’iter per la presentazione del testo in Consiglio? Quando arriverà in aula?

Claudio Bucci: La proposta di legge al momento è ferma nella Commissione politiche sociali del Consiglio regionale del Lazio, a cui è stata assegnata, prima di arrivare all’esame dell’Aula Consiliare. Al momento non posso dire se e quando verrà discussa. Certo è che ho sollecitato l’esame, anche per iscritto, più volte. Purtroppo questo consiglio regionale procede con una lentezza disarmante anche su problematiche delicate che meriterebbero maggiore attenzione.

La proposta contempla l’istituzione di una banca dati regionale e di un numero verde. Come funzioneranno questi servizi?

C.B.: La Regione promuoverà intese ed accordi con gli organismi statali competenti al fine di perseguire la condivisione e l’integrazione di tutte le notizie e le informazioni utili per il ritrovamento dei minori scomparsi. A tale scopo sarà utile anche un numero verde, per segnalazioni, e i dati verranno riuniti in una baca dati generale.

 Nel testo si parla anche di un fondo a sostegno delle associazioni che si occupano del fenomeno della sparizione dei bambini. Eppure attualmente diverse associazioni che operano nel sociale sono in difficoltà proprio a causa della mancata elargizione di fondi da parte della Regione. Ci sono i margini per mettere in bilancio questa spesa? O c’è il rischio che questo punto subisca una revisione?

C.B: Il taglio dei fondi al sociale è uno degli aspetti che più contestiamo del modo di guidare il Lazio che ha messo in campo questa Giunta. L’obiettivo è che le risorse disponibili siano impiegate sui problemi che davvero interessano i cittadini, che arrivino a chi ne ha più bisogno.

In occasione della presentazione alla stampa della proposta di legge era presente anche Natalina Orlandi, Presidente di Penelope Lazio. C’è stato un apporto dell’Associazione nella stesura del testo?

R: assolutamente si. Devo ringraziare moltissimo l’associazione Penelope che ha dato un contributo fattivo importantissimo alla stesura del testo.

 Anche la redazione di “Chi L’Ha Visto” sostiene la proposta di legge e ha lanciato una campagna per sottoscrivere il testo. Quante adesioni ci sono state, soprattutto tra gli esponenti politici?

C.B.: devo dire che i colleghi consiglieri hanno accolto il nostro appello e hanno firmato in moltissimi la proposta, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. E’ evidente che si tratta di una tematica sentita come importante da tutti. Spero che questo acceleri l’iter di approvazione.

di Valeria Torre