Raptus di follia in caserma dei Vigili del Fuoco a Capannelle
Strage sfiorata ieri pomeriggio nella caserma dei vigili del fuoco di piazza Scilla a Roma, in zona Capannelle.
Un funzionario della caserma, addetto alla formazione dei piloti e del personale di bordo degli elicotteri, ieri mattina intorno alle 10.30 colto da un raptus di follia, ha estratto dalla tasca un coltello a serramanico di 10 cm e ha ferito alcuni colleghi che aveva a tiro.
Non si comprendono le motivazioni che hanno portato Gabriele Mancini, quarantunenne residente nel quartiere Montesacro, a ferire 5 uomini e ad investirne altri durante il tentativo di fuga in auto.
L’ingegnere, fermato poco dopo dai Carabinieri, prima di salire sulla vettura delle forze dell’ordine avrebbe gridato: “ Carabinieri, aiuto. Berlusconi ha bloccato tutto.” Mancini è ora sottoposto alle cure dei medici del reparto psichiatrico dell’ospedale Sandro Pertini.
Sembrerebbe dunque un gesto dettato da instabilità mentale quello che ieri, a caldo, aveva fatto pensare a un’azione estrema legata a motivazioni economiche. Gabriele, infatti, sarebbe stato sentito urlare da Augusto Marchionne, 45 anni, colpito con una coltellata al torace:”Mi avete rovinato, sono finito.” L’uomo avrebbe avuto dapprima un diverbio con Marina Mangione,considerata il caso più grave, impiegata dell’ufficio amministrativo, e l’avrebbe poi aggredita, ferendola al collo con un taglio profondo sei centimetri e largo dieci, per poi colpire anche chi era intervenuto per bloccarlo. Il bilancio totale dei feriti è di cinque persone accoltellate e cinque investite. I quattro codici rossi sono stati trasportati al Policlinico Gemelli, al Casilino, al Vannini, al San Giovanni. Gli altri, sono stati visitati all’Umberto I e al Pertini.
Oggi, nella palazzina dell’uomo, i condomini sono scioccati: “Era un uomo schivo e riservato, a volte quasi maleducato- racconta un’anziana vicina- ma non ci saremmo mai aspettati un gesto del genere da parte sua.”
La madre Eugenia però, giorni fa si era confidata con una parente: “Lo vedo strano, sono preoccupata per la sua salute psichica.”
Il medico dei vigili del fuoco che lo aveva sottoposto a visita psichiatrica tempo fa aveva già consigliato ulteriori accertamenti sulla condizione mentale di Gabriele. Ora, in attesa degli sviluppi delle indagini, sono i sanitari che devono valutare lo stato di salute dell’uomo e decidere se sia compatibile con il carcere o se debba essere trasferito in una struttura specializzata.
Il pm a cui sono state affidate le indagini, Patrizia Ciccarese, sta procedendo per tentato omicido, in attesa dei referti sui feriti.