La comicità intelligente e mai volgare di Gianfranco Phino, cabaret, musica, imitazioni e  dialetti nel suo nuovo irresistibile show tra imitazioni e dialetti.

Dopo aver visto mille spettacoli chiunque penserebbe giustamente d’aver visto ormai tutto… invece no!! Lo spettacolo che vede come autore/ protagonista “Phino” si avvale di novità soprattutto di tipo stilistico e rappresentativo. Si tratta di numeri che partono inizialmente in maniera canonica si sviluppano in modo insospettato.  Le imitazioni: Cocciante, Concato, Bennato, Branduardi, Michael Jackson, Frank Sinatra, Bruce Springsteen, e altri sono solo alcuni dei cantanti che vengono  proposti in un modo nuovo ed accattivante analizzandone gli sforzi all’inizio della carriera e le manie successive al successo. Raccontando la storia di come hanno iniziato dopo essere emigrati e di come hanno sofferto per affermarsi.

Poi ci sono dei monologhi su come è iniziato il mondo spiegando attraverso la parabola di vita di Adamo ed Eva che l’uomo e la donna sono due mondi  separati e

distinti. L’analisi dei bambini che sono il prodotto di quell’iniziale unione ci porta a fare considerazioni sull’essere bambino. Sulle sue paure, sulle sue manie, soprattutto quelle sessuali. Chiodo fisso del bambino è l’eterna domanda: <“a che serve sto coso” ? > E la domanda continuata nel tempo diviene mania e la mania porta all’autoerotismo che generalmente è praticato in maniera “destromane” e quindi alla crescita smisurata di un braccio solo che quindi spiega la grande crescita e necessità delle palestre oggi.

Il bambino poi cresce e diviene uomo ma deve affront

are la giungla della città ed il PARQUA’ con la sua stressata dinamica ci addentra al mondo dei giovani ed al futuro. Avendo affrontato argomenti abbastanza usuali ecco che si trascende la situazione e si va a dare soluzioni esistenziali. La “comunicazione” è oggi al centro di tutta una serie di cause ed effetto.

Analizzandola e prendendone pieno controllo si possono ottenere una serie di vantaggi nonché fare tutta una serie di scoperte che lasciano li per li meravigliati e subito dopo stupiti per arrivare alla soglia dello sbigottimento quando i sensi delle parole vengono analizzati e messi nella loro giusta logica luce perdendo il senso e l’efficacia iniziale.

La comunicazione si rarefa’ e diviene gesto ed attraverso singoli gesti si possono capire interi mondi. Ecco che l’analisi dei “vigili del Mondo” e poi “dell’Italia” ci offre l’opportunità di cogliere delle importanti cognizioni. I paesi del mondo emergono allora nella loro caratteristica di unicità e si approda passando per la regione più loquce e chiassosa, la Campania, in una Nazione: il  Brasile, eloquente e musicale.

Il passo dall’America Latina all’America del Nord è breve e si apre un mondo fatto di modernità e di stress dove i suoni sono a questo punto l’unico veicolo per potersi parlare: ecco che nasce la famiglia Jazz. Mai distanti però dai nostri substrati culturali ci accorgiamo che tutto nasce da esigenze molto nostrane e che in una Napoli moderna si colgono fonti d’ispirazione eccezionali. Infatti una Livella De Curtisiana eccezionale ci colloca ai vertici della spettacolarità della cultura di sempre. Interpretata con le voci di Totò di Gassman e di Troisi.

Si chiude con considerazioni sul tempo e la qualità della vita cose che uno si porta a casa e che fanno si che lo spettacolo continui nei propri occhi e nel proprio cuore per tanto tempo ancora o almeno… ”phino” alla prossima volta…

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