Cantalavita
un progetto di Tamara Bartolini
in collaborazione con Michele Baronio
Teatro, musica e performance per festeggiare il 91° anniversario dell’unico quartiere di Roma
di cui si conosce esattamente la data di nascita: 18 febbraio 1920,
un quartiere dove il patrimonio storico ancora vive nella quotidianità, grazie anche alla trasmissione orale degli episodi,
delle vicende quotidiane, del ricordo di “attori di tutti i giorni”,
della musica e della poesia che hanno reso famosi i grandi i personaggi del cinema, della cultura, dello sport che vi sono nati o vissuti.

“E noi che pensiamo la felicità come un’ascesa, avremmo l’emozione che quasi ci smarrisce di quando cosa ch’è felice, cade.” (Rainer Maria Rilke) Sulla soglia di un possibile teatro, una storia da raccontare.  Cadere, farsi mare, rimanere immobili, schiacciati a terra, il respiro spezzato, la bocca aperta, g

li occhi chiusi. La Caduta è: contenuto artistico che si fa metodo. Happening un divenire che accade mentre si compie.  Dialogo tra lo spazio delle parole e quello della musica.  Rischio perché apre agli altri una dimensione privata e cerca di trasformarla in esperienza collettiva.  Possibilità perché si fa attraversare dai luoghi e dalle persone e lascia che questo passaggio trasformi la sua proposta.  Desiderio di fermare la velocità a cui sta andando la nostra vita per restare sospesi in un tempo non previsto dalla nostra società.  Condivisione, interviste, laboratori, biografie della caduta.  Cadere nello spazio della paura e del sogno. Cadere nel pozzo per ritrovare l’altro nascosto dentro di noi, il diverso. Teatro, cantiere abusivo in cui le parole si trasformano in rete per l’atterraggio, i corpi disegnano il volo capovolto, i suoni fermano il tempo per recuperare la memoria personale che si fa memoria universale.  Parole che diventano canto. La Caduta è libera, è prova di resistenza, di volo, è risalita e rinascita, per non dimenticare, per portare parola, memoria e trasformare il luogo del dolore in uno spazio di creatività e di libertà.
giovedì 5 aprile, ore 21

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