acqua-rubinetto-2Bere l’acqua del rubinetto è una sana e buona abitudine, si risparmia da un punto di vista economico e si aiuta la natura, niente bottiglie da buttare, niente camion che percorrono chilometri per rifornire i punti vendita, un passaggio diretto dal produttore al consumatore, ma se l’acqua del sindaco fosse
contaminata?
Secondo il rapporto 2013 dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale non tutte le nostre acque godono di buona salute.
I dati analizzati dall’Ispra, forniti dalla varie agenzie regionali e provinciali che si occupano di tutela dell’ambiente, evidenziano un aggravamento della situazione rispetto al biennio 2007-2008, nello specifico nell’analisi dei campioni delle acque sotterranee e non sono emersi 166 tipologie di pesticidi a fronte dei 118 dello scorso rilevamento, questi pesticidi sono per lo più il risultato di residui di prodotti per uso agricolo.
La zona dove la contaminazione appare più diffusa è quella della pianura padano-veneta, anche se questo dato come quello sull’aumento dei pesticidi rilevati andrebbe letto tenendo ben presente che l’attenzione posta alle problematiche idriche è aumentata in questi anni, ne è conseguito quindi un più attento ed esatto monitoraggio, inoltre l’attenzione rivolta a certe problematiche è più rilevante in certe regioni piuttosto che in altre, quindi la mancanza di dati geograficamente uniformi non permette una valutazione esatta della situazione.

Fonti: isprambiente