Lo spettacolo teatrale del Laboratorio Permanente, scritto e diretto da Michelangelo Ricci,  mostra il gioco teatrale e le pratiche del laboratorio ed elabora la figura di Catilina come personaggio emblematico, figura chiave del passaggio tra una repubblica corrotta e sostenuta dal malaffare delle banche alla dittatura cesariana. Catilina è condannato dalla storia riscritta dei vincitori a figura di congiurato, isolato e subdolo, Lo spettacolo ce lo restituisce invece, come uomo di potere usato da altri uomini di potere, sacrificato e calunniato per i passaggi utili al regime dei potentati economici e militari, per l’inizio dell’impero.

Una galleria di personaggi intervengono a rompere continuamente la narrazione, sindacaliste, contestatrici furiose, il coro che si fa voce del popolo ma anche voce del potere, che racconta la storia ufficiale, quella dei vincitori, di quelli che pubblicano, che finanziano editori.

Incursioni della regista e dell’autore restituiscono un effetto di straniamento ancora una volta dedicato al maestro Bertold Brecht, in una ricerca teatrale che si rivolge ad un pubblico e non si esaurisce nella rappresentazione, ma lascia lo spettatore con molte domande e nessuna risposta.

E mentre tutti si muovono per fare il proprio gioco o il proprio onorato lavoro, fosse anche quello del boia, lo schiavo rimane al palo, mezzo morto o mezzo vivo perfettamente escluso, perfettamente utile.

In scena ventidue attori, formati in mesi di laboratorio permanente gratuito presso il centro sociale Ex-Snia, restituiscono i loro caratteri nella dimensione di personaggi, corpi in tensione e voci abili alla presa di parola, raccontando un’esperienza di formazione che è un manifesto politico, per una cultura partecipata ma non ascrivibile all’utile, lontana dai commentarii, ispirata dall’idea che il teatro renda inevitabile ciò che è altamente improbabile.

MARTEDI’ 10 LUGLIO ORE 22 SPAZIO POLIFUNZIONALE (QUADRATO) PARCO DELLE ENERGIE, VIA PRENESTINA, 175