Un’agorà interamente dedicata all’artigianato: Piazza San Giovanni è pronta ad accogliere quindici maestri dell’arte e dei mestieri che dal 22 al 24 giugno esporranno la loro produzione e realizzeranno dal vivo i loro pezzi unici. Oltre 50mila i visitatori che l’anno scorso hanno affollato la manifestazione. Ceramisti, lavoratori di pelle, sarti, lampade artistiche, accessori moda, pittori, decoratori e tanti altri artigiani di Roma e provincia. La piccola editoria sarà rappresentata da sette case editrici: un’occasione per riflettere sull’importanza del libro tradizionale, l’unico che può dare il piacere di una lettura senza tempo.

Al centro della mostra, il meglio della tradizione e della qualità del fatto a mano. Un’occasione per gli artigiani di far conoscere il lavoro e il valore che ha l’artigianato sul territorio. Una risposta alla grave crisi che sta investendo le botteghe del centro storico. Negli ultimi dieci anni gli artigiani del centro sono diminuiti al ritmo del 33%. Una corsa inarrestabile e più che doppia rispetto alla flessione registrata a livello nazionale (-15%). Per quattro artigiani su dieci il mercato di riferimento resta il territorio di Roma e Lazio, mentre un’impresa su quattro esporta. “In un momento di difficoltà economica fare rete può essere importante. Mantenendo le radici sul territorio, ma anche guardando oltre confine – ha detto Erino Colombi, presidente della Cna di Roma-. La Festa di S. Giovanni è diventata negli anni un momento di incontro e di partecipazione per far comprendere il valore del nostro lavoro le sfide quotidiane affrontate quotidianamente con passione e creatività. Come CNA vogliamo rappresentare questi valori, che affondano le proprie radici in una tradizione solida”.