Lunedì 8 luglio, alle 19, sono attesi al Teatro dell’Opera circa duemila studenti, provenienti dalle Università e dai Conservatori non solo del Lazio, ma di tutt’Italia, per un vero evento musicale: ascoltare il Maestro Riccardo Muti dal podio del Costanzi, al pianoforte, raccontare con le parole e con la musica il Nabucodonosor di Verdi in una lezione-concerto. Un appuntamento unico, che ha fatto registrare prenotazioni, attraverso il nuovo sito dell’Opera di Roma, da Milano a Palermo, da Reggio Calabria a Torino. Il Nabucodonosor di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Muti ritornerà sulle scene del Teatro dell’Opera martedì 16 luglio, alle 20.30, con repliche giovedì 18 (ore 20.30), sabato 20 (ore 20.30), martedì 23 (ore 20.30). Nabucodonosor è un dramma lirico in parti su libretto di Temitocle Solera. La prima avvenne il 9 marzo 1842 al teatro della Scala Di Milano. Nabucodonosor è la terza opera di Giuseppe Verdi. L’opera venne realizzata dopo un periodo difficile della vita di Giuseppe Verdi: morte della moglie e una serie di insuccessi come “un giorno di regno” nel 1840.L’opera fa riferimento ad un periodo storico di Israele sconfitti dal re di Babilonia Nabuccodonosor. Si erge un’altra figura quella del gran pontefice Zaccaria che cerca di confortare e incoraggiare il suo popolo. Si narra che tale opera era molto attuale al periodo storico dell’Italia . È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi, gli spettatori italiani dell’epoca potevano riconoscere la loro condizione politica e sociale in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.