L’Italia è il paese del gioco d’azzardo e videolottery con oltre 400.000 Slot machine e un giro d’affari ufficiale di 80 miliardi di euro per il 2011 e 90 miliardi di euro per il 2012. (L’italia è il primo paese in Europa e terzo nel mondo per il gioco d’azzardo). Ma è quello reale? La risposta è: assolutamente no. In realtà è soltanto il 20% del totale. Come mai? Le macchine da gioco hanno un chip inserito e messo in rete che dovrebbe fornire allo stato la quantità totale delle giocate (in euro). La mafia (quale mafia? Chi protegge tale illecito?) con ingegno e astuzia ha taroccato i chip,il fatturato effettivo è tre volte quello ufficiale. Siamo intorno ai 200 miliardi di euro annui non dichiarati, quindi evasi. Questa mega evasione permette alla mafia di riciclare denaro illecito e aumentare vorticosamente il giro d’affari , addirittura appare tutto regolare agli occhi dell’erario. L’avvocato Li Gotti ha spiegato il funzionamento perverso di tale fenomeno e ha anche spiegato come vari disegni di legge sono stati bocciati dal governo (centro destra e centro sinistra uniti nelle votazioni contro). La mafia è al governo, è nel cuore dello Stato, fa affari con società quotate in borsa, grosse società che si occupano di comunicazione e hanno uomini al governo. Queste società sono interessate ad entrare (sono già entrate?) in questo immenso business, soprattutto nel gioco on line mettendo in piedi società di comodo all’estero e in combutta con le strutture mafiose interessate a ripulire i soldi illeciti. Milioni di persone giocano e vengono incitate a giocare da continue sollecitazioni pubblicitarie, spesso con “ancoraggi subliminali”, inserite in trasmissioni radiofoniche e televisive ben precise.La crisi ha portato realtà di comunicazione locali ad essere a loro insaputa in linea con tali progetti criminali.Spesso gli ascoltatori posso registrarsi nei casino on line con un codice ben preciso e quella radio, televisione.,giornale, sito internet, o altro, prende una percentuale sulle perdite del cliente, vincite del casino.Ecco,chiunque a propria insaputa (alcuni in combutta), diventano partecipi di un circuito criminale incredibile.
Tutto tace e il silenzio è terrificante.Le persone giocano e si ammalano senza rendersene conto, intere fortune passano di mano: appartamenti, società, bar, negozi, ristoranti, spesso la vita delle persone. Indebitandosi e non potendo pagare subiscono ricatti del genere: hai una bella moglie o una bella figlia, dille di venire a lavorare da noi. Spesso la stessa bisca diventa un bordello o tali persone vengono dirottate in locali di piacere o siti online gestiti dalle mafie per incontri di sesso a cui hanno accesso tutti. Ecco quello che sta succedendo: L’ Italia è nella fauci delle mafie alleate con una parte di Stato miserabile con nomi e cognomi. Alcuni si rifugiano dietro ai loro portaborse, ora in Parlamento, altri sono in Parlamento e gestiscono i “loro interessi” criminali.Attenzione! Questo è un piano ben preciso per indebolire la società, annichilire le energie migliori, rendere schiave le persone, costruire un modello di società inerme e inoffensivo. Queste cose non le ha pensate Riina o Provenzano, ma un circuito di persone con menti raffinate dove la mafia è “manodopera” e i cittadini sudditi. E’ questo il modello di società che vogliamo? Che fine ha fatto l’inchiesta su Preiti? Ha agito da solo? O i mandanti facevano parte di una ben precisa strategia dovuta al rapporto tra pezzi dello stato e le mafie? Tutto questo è sotto gli occhi di tutti: Stato, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, associazioni, movimenti religiosi. Lancio un appello allo Stato non inquinato e anche alle forze dell’ordine: invece di controllare il negozio in odore di fallimento perchè non controllate tali strutture a costo di ribellarvi agli ordini? Siamo tutti in gioco e forse è il momento di appellarsi a Gandhi, “piccolo grande uomo”, riesce con le sue sole forze, a sconfiggere il potente Impero britannico e a realizzare il suo grande sogno dell’indipendenza per il suo paese. Come? Con la forza sbalorditiva della nonviolenza, del boicottaggio pacifico, della resistenza passiva e della ricerca della Verità (Dio).Gandhi dimostra che la forza di un singolo uomo può diventare la forza di un popolo intero. Non dobbiamo quindi disperare se ci sembra che poteri superiori vogliano decidere per noi e armarci la mano. Gandhi stesso, con le sue parole, ci incoraggia a “cercare … la propria strada e … seguirla senza esitazioni” e a “non avere paura”. Rivolgendosi a ciascuno di noi aggiunge: “…affidati alla piccola voce interiore che abita il tuo cuore e che ti esorta ad abbandonare …, tutto, per dare la tua testimonianza di ciò per cui hai vissuto e di ciò per cui sei pronto a morire” (The Bombay Chronicle, 9 agosto 1942). Uomini dello Stato, delle forze dell’ordine, uomini comuni: “affidati alla piccola voce interiore che abita nel tuo cuore e che ti esorta a guardare oltre…….se guardi bene vedi te stesso, tuo fratello, una nuova vita, senza più violenza. Guarda bene, ascolta il tuo cuore e scegli ….cosa fare veramente? Ma vale anche per voi criminali….è questo che volete? Essere “manodopera” di un inferno senza speranza?