Grazie al volere di tutti insieme, operatori, istituzioni territoriali e comunali è nata un’opportunità all’interno dei Municipio VIII e IX.
A parlarcene la dott.ssa Alesssandra Italia Responsabile del Centro Alzheimer delle “Tre Fontane” per spiegarci le potenzialità che offre un luogo di accoglienza come questo.
“Fa sempre molto piacere parlare del proprio operato, anche perchè parlarne significa farlo conoscere e dare ad un maggior numero di persone la possibilità di avvalersi di servizi che hanno un senso solo se giungono a destinazione, ovvero a loro che sono i destinatari delle nostre strutture.
Il Centro potrebbe sfruttare al meglio le sue potenzialità di “accogliena” per un numero maggiore di presenze di persone affette da Alzheimer e altre forme di demenza, nasce per ospitare circa 20 utenti al giorno, ma da diverso tempo “fatica” ad essere a regime sebbene la patologia di cui ci occupiamo sia considerata, purtroppo, la nuova epidemia del secolo e il territorio su cui operiamo coinvolga due Municipi che nel complesso hanno al loro interno quartieri non proprio “giovani”, dove sicuramente è presente una buona fetta di “over 65”.
Inoltre i centri sono diurni e la frequenza è di 2/3 volte a settimana con la finalità di stimolare e mantenere quelle capacità fisiche, motorie e, in particolare, cognitive che rendono possibile il mantenimento di un discreto standard di vita dell’anziano all’interno del suo contesto familiare e sociale. E, in aggiunta, c’è l’aspetto di sostegno alle famiglie che per qualche ora a settimana possono occuparsi di tutte le incombenze quotidiane che è difficile pensare di svolgere con un malato di alzheimer accanto (in queste situazioni anche fare la fila alla posta o andare al supermercato diventano piccole imprese che richiedono un elevato dispendio di energie fisiche e psicologiche…); senza contare che in tal modo si viene anche ad interrompere quel circuito di dinamiche familiari e relazionali che, spesso, è fonte di nervosismo, stress e tensioni. Usufruire quindi del Centro non è da vivere come un annandono o una sorta di dichiarazione di “poco amore” nei confronti del malato, anzi è un sostegno che nasce proprio per poter mettere i caregivers nella condizione di occuparsi nel miglior modo possibile dei loro cari.
Oltre alle varie attività manuali, teatrali, culinari organizziamo le attività feste, uscite ed iniziative particolari come le mostre. Abbiamo anche realizzato e pubblicato a Natale, grazie all’aiuto di persone amiche e di un editore che si è messo a nostra disposizione per realizzare il progetto di un libro che raccoglie tutte le loro storie di vita.
Al Centro lavorano 5 OSS (operatori socio sanitari), un’infermiera, una
fisioterapista, una musicoterapista e io come psicologa-responsabile.
per poter usufruire di tale accoglienza è semplice, basta fare domanda al Municipio di residenza insieme
a una sorta di autorizzazione-indicazione alla frequenza rilasciata da una struttura pubblica….tutto qui!!!
Per vedere di cosa si tratta, farsi un’idea o anche solo venire a
curiosare…..siamo aperti dal lunedì al venerdì fino alle 16:30″.
Un’opportunità e un servizio da cogliere per non darla vinta alla malattia, in un luogo al di sopra di ogni aspettativa, per tatto e competenza, dove sentirsi parte integrante di un lavoro di insieme fatto con passione e cura.