url-1Uno dei punti di eccellenza del Municipio Roma XII è “una casa per le famiglie”, in via Giovanni Comisso, 23 (quartiere Eur-Ferratella), un nuovo servizio di sostegno alla genitorialità.

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Azzurra 84 ar.l nell’ambito dei servizi sociali promossi sul territorio e finanziato con i fondi della Legge 285/97. Una casa per le famiglie si occupa della prevenzione di situazioni problematiche e al sostegno di famiglie che attraversano momenti difficili nel loro percorso quotidiano o che si trovano a fronteggiare problemi legati al ruolo genitoriale.

Media Live si è recata presso il centro per capire quali obiettivi sono stati raggiunti dopo quasi un anno di attività. La coordinatrice del centro, la dottoressa Emanuela Tardioli: “Tale centro è stato aperto nel Luglio 2012. Il servizio si rivolge a minori e famiglie che affrontano momenti di criticità nel percorso della loro vita. Tale servizio è stato fortemente voluto dalla Giunta del Municipio XII per alleviare il disagio familiare e promuovere salute e benessere. Il servizio è totalmente gratuito perché finanziaro con la legge 285/97, aperto ai cittadini, quindi le persone possono accedere spontaneamente alla struttura nelle ore di apertura del centro”.

Presso il centro sono presenti una serie di operatrici e li abbiamo incontrati. L’educatrice professionale Pamela Comandatore ci guida nella stanza per gli incontri di spazio neutro: “Qui avvengono gli incontri tra genitori e figli per ripristinare la relazione interrotta per vari motivi. Gli incontri avvengono una volta a settimana e durano circa un’ora”. In un’altra stanza del centro incontriamo l’educatrice professionale, la dottoressa Maria Saggese: “Prima di far incontrare genitori e bambini con una relazione difficile, li incontriamo separatamente in questa stanza. Tramite colloqui individuali cerchiamo di capire qual è la reale situazione e quanto è grande il disagio che intercorre, inoltre vengono spiegate le modalità e i tempi di tali incontri. Ovviamente ascoltiamo sia i genitori che i bambini”.

Altra stanza del centro, incontriamo la dottoressa Daniela Consales (psicoterapeuta): “Fra le altre attività abbiamo attivato anche i gruppi di parola, ispirato al modello dei “gruppi di parola” ma con un’accezione precisa al trauma, inteso come difficoltà che questi bambini hanno incontrato nel corso della loro vita. Ci sono due gruppi per fasce di età dove i bambini possono portare liberamente il loro vissuto e di avere il loro vissuto totalmente rispettato, in quanto non ci sono relazioni finali ma solo la possibilità di una condivisione”.

Incontriamo in un’altra stanza del centro l’avvocato e mediatrice familiare Raffaella Basile: “Sono la mediatrice familiare del centro e ci rivolgiamo alle coppie divorziate e separate, lo scopo è quello di riorganizzare le relazioni familiari dopo la rottura del rapporto coniugale, ponendo particolare attenzione al rapporto con i figli”. L’avvocato Basile ci parla anche di un’altra prerogativa del centro: “Il centro offre anche un servizio di consulenza legale svolto da una collega, l’avvocato Silvia Oliva. E’ una consulenza limitata alla famiglia, dando risposte brevi riguardo al diritto di famiglia”.

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