Trappola per topi: aneddoti e curiosità
Trappola per topi è forse la più conosciuta delle opere di Agatha Christie. È uno spettacolo divertente e ricco di suspense, dal finale imprevedibile e sempre attuale. Garbato, ironico, pieno di colpi di scena, offre allo spettatore una inconfondibile atmosfera “british”.  Trappola per topi viene ora messo in scena con una nuova traduzione di Edoardo Erba (uno degli autori più apprezzati di questi anni) e con la regia di Stefano Messina a dirigere la storica compagnia “Attori & Tecnici”.

 

Un capolavoro “reale”
Pochi sanno com’è nato il testo di Trappola per topi.  Tutto accadde alla fine degli anni Quaranta quando la BBC chiese alla principessa Maria che cosa avrebbe desiderato in regalo per il suo ottantesimo compleanno. La risposta fu spiazzante: “Una commedia di Agatha Christie”. Fatto sta che la scrittrice si mise all’opera e in poche settimane sfornò un racconto per la radio della durata di 30 minuti, chiamato  Tre topolini ciechi. Solo qualche anno dopo la Christie decise di sviluppare quel racconto per il teatro e lo ribattezzò Trappola per topi.

Un successo ininterrotto
Trappola per topi ha debuttato nel 1952 all’Ambassadors Theatre di Londra (fra gli interpreti c’era l’inarrivabile Richard Attenborough) e da allora è stato rappresentato ininterrottamente fino ad oggi, aggiudicandosi il record di spettacolo più replicato nella storia. Nel 2002, in occasione del cinquantesimo anniversario, la regina Elisabetta ha assistito ad una rappresentazione speciale, prima che lo spettacolo fosse spostato in un nuovo  teatro, il Saint Martin’s. La stessa Agatha Christie non si aspettava un successo tanto grande: parlando con il primo produttore di Trappola per topi, Richard Saunders, la scrittrice stimava la tenuta “in cartellone” della sua opera in “non più di otto mesi”.

 

Le curiosità
I diritti d’autore di Trappola per topi furono il regalo di compleanno per il fortunato nipote di Agatha Christie, Matthew Prichard.
Non è mai stato tratto un film da Trappola per topi perché esiste una clausola che impedisce la realizzazione di un’opera cinematografica fin tanto che lo spettacolo non abbia terminato le repliche teatrali (a Londra) da almeno sei mesi.  E ciò non è ancora avvenuto.

Per quanto riguarda l’edizione inglese, dal ’52 a oggi si sono succeduti oltre 400 attori. Alcuni sono rimasti nel cast per oltre dieci anni anche se, a partire dal 2000, gli interpreti vengono cambiati ogni anno a fine novembre quando, per tradizione, l’attrice uscente che ha la parte di Mollie Ralston cede il posto alla nuova arrivata con un simbolico taglio della torta in scena. Un solo attore resiste sin dal debutto, Deryck Guyler: sua è la voce che legge il notiziario alla radio.

Nella versione originale che va in scena a Londra, la scenografia è stata cambiata solo due volte, nel 1965 e nel 1999. Ma un oggetto ha resistito ininterrottamente sin dal 1952: l’orologio a muro