DA  VENERDI’ 1 GIUGNO
NELLE SALE:
IL MUNDIAL DIMENTICATO
DI LORENZO GARZELLA E FILIPPO MACELLONI

 

(Roma,  30 maggio 2012)I Mondiali del 1942 non figurano in  nessun libro di storia, ma si giocarono nella Patagonia argentina”. Da  questa frase di Osvaldo Soriano  (tratta dal racconto “Il figlio di Butch  Cassidy”, Einaudi 1995) prende origine Il Mundial dimenticato, in sala da  venerdì 1 giugno distribuito da JP Entertainment. Partendo da quella suggestione  e trattandola come materia storica, il film di Lorenzo Garzella e Filippo  Macelloni ricostruisce alcune pagine mancanti delle cronache sportive, prendendo  la finzione e dandole forma di realtà. Per far questo ottiene la complicità di  grandi nomi del calcio, come Roberto  Baggio, Gary Lineker, Jorge Valdano e il presidente onorario della Fifa Joao Havelange, di storici come Pierre Lanfranchi e Osvaldo Bayer, di  giornalisti sportivi come Darwin  Pastorin o l’argentino Sergio  Levinsky, nel ruolo di detective alla ricerca del mondiale scomparso.

Del racconto di Soriano – hanno  dichiarato i due registi questa mattina nella conferenza stampa che si è tenuta  alla Casa del Cinema di Roma – ci ha subito colpito, come tutta la sua letteratura, la commistione tra leggenda e  realtà. Il calcio lo abbiamo quindi usato come scenario, in un contesto  storico-realistico, il periodo della Seconda guerra Mondiale, mescolandolo a  temi come l’emigrazione europea in Patagonia. I nostri riferimenti, per quanto  riguarda il “genere” del mockumentary, non possono esulare dallo Zelig di Woody Allen, ma ci ha ispirato come  stile anche il recente Exit Through the Gift Shop e anche un documentario “vero” come When we were kings, che mescola  testimonianze e immagini d’archivio”.

Questo è un piccolo film dalle grandi  emozioni, un mosaico che unisce più elementi, dalla storia alla guerra, dal  calcio giocato a quello raccontato e che ha esaltato i nostri ricordi calcistici  d’infanzia, con tutte le mitologie e gli stereotipi di questo sport, dal bomber  alla suddivisione in campo tra buoni e cattivi”.

Irrompe  anche l’attualità calcistica: “Da veri  appassionati di calcio come siamo, speravamo di riuscire a proiettarlo a  Coverciano, ma visti gli ultimi fatti e sviluppi delle nefande vicende del  calcio-scommesse, non credo ci riusciremo… peccato!”.

Il  film – che rappresenterà l’Italia al prossimo Festival di Shanghai – sarà in  concorso domani, giovedì 31 maggio, al  Bellaria Film Festival.

Venerdì  1 giugno anteprime a Roma e Torino alla presenza dei registi, dei produttori e  di ospiti illustri del mondo del calcio e dello spettacolo. A Roma (in esclusiva  al Nuovo Cinema Aquila), tra gli invitati c’è Max Paiella, che già aveva accompagnato  la presentazione del film alle Giornate  degli Autori dell’ultima Mostradel Cinema di   Venezia.

A Torino (in esclusiva al cinema  Fratelli Marx) è invece prevista la presenza del giornalista Darwin Pastorin e di José Altafini, che hanno preso parte  alla campagna di lancio del film.

L’uscita nazionale  è prevista l’8 giugno, in coincidenza con l’inizio dei campionati Europei,  a Milano, Bari, Pisa, Ancona, Padova e  altre in corso di definizione.

Il  film adotta il linguaggio dell’inchiesta, intrecciando un racconto che, quanto  più si avventura nel fantastico e nel visionario, tanto più appare reale e  veritiero. Non a caso Il Mundial dimenticato è stato  preceduto da una fortunata campagna virale, realizzata in collaborazione con  TBWA (che ha coinvolto protagonisti del calcio giocato di ieri e di oggi come José Altafini e Gigi Buffon) e l’organizzazione  umanitaria Survival, che in pochi  giorni ha totalizzato oltre 250mila contatti sul web, portando l’attenzione sui  Mondiali del 1942.

Il  film è prodotto dalla Verdeoro di Daniele Mazzocca – già produttore di Saimir, L’erba proibita e Rosso come il cielo – e l’argentina Dock Sur Producciones di Andrea Nocella, in collaborazione con Rai Cinema, Rai Trade, Istituto Luce- Cinecittà e Nanof, e con il  supporto del Mibac e dell’Incaa.