Vincitore di 5 David di Donatello, del premio Globi d’oro e Nastri d’argetno, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, le conseguenze dell’amore e’ un film avvolgente ed avvincente, che sa stupire e interrogare il pubblico.

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Lo lascia riflettere nelle pause del protagonista, Tony Servillo, un vero e proprio “camaleonte da palcoscenico”, veste in maniera perfetta i panni di Titta Di Girolamo. Personaggio cupo e misterioso, riflessivo e profondo, si racconta durante tutta la prima parte della pellicola, senza mai dare strappi allo scorrere della trama intricata e fascinante. La costanza e la monotonia delle azioni del protagonista, creano una sorta di effetto attesa caro a Beckett. Il ritmo infatti, viene spezzato quando Titta inizia a parlare con la giovane barista dell’albergo, Sofia, affascinata dalla sua figura e aura emblematica.

Infine, il crescente e sottile accelerare del ritmo delle storie che si iniziano a configuare attorno alla figura del protagonista, tessono un quadro sempre piu’ avvincente ed enigmatico, che culminera’ con un gesto improvviso e irrazionale, rompendo gli schemi in nome della liberta’, ma soprattutto dell’amore. Quest’ultimo conseguenza e causa principale della sua rivoluzione, ed e’ per questo che Titta, in un appunto sul suo taccuino, ricorda a se stesso di “non sottovalutare le conseguenze dell’amore”.

Per incuriosirvi di piu’, c’e un’azione che compie Titta tutti i mercoledi’ mattina, da 24 anni. Scoprite cos’e’!

 

 

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI