Nel 2011 parte della letteratura economica forni’ al mondo politico una soluzione per alleviare i degeneranti effetti della crisi finanziaria che stava colpendo il continente. La tesi fornita da Messori, ad esempio, descrive di poter creare un’agenzia (l’EDA, European Debt Agency) che possa sostituire sia l’EFM (agenzia per la vigilanza macroprudenziale) sia l’ESM (una delle agenzie addetta alla vigilanza microprudenziale) e che sia in grado di emettere obbligazioni, da qui il concetto di Eurobond, per estinguere i debiti sovrani.

Tali strumenti finanziari, sono obbligazioni rappresentative del debito pubblico dei Paesi dell’eurozona, emesse dall’apposita agenzia, la cui svolvibilita’ e’ garantita congiuntamente dagli stessi Paesi dell’euro.  L’EDA, infatti, dovrebbe essere utilizzata per emettere obbligazioni per un massimo del 60% del PIL dell’Area dell’euro, che pero’ andrebbero a coprire non tutto il debito, che ammonta all’84% (rapporto debito su pil). L’innovazione di Messori prevede che la selezione dei titoli da comprare avviene attraverso un’asta inversa non marginale. Questo meccanismo incentiva gli stati con maggior debito pubblico a cedere grandi stock, ma solo se fissano il prezzo piu’ basso potranno venderne di piu’.  In questo modo i paesi piu’ fragili potranno massimizzare la probabilita’ che l’EDA o chi per lei acquisti i loro titoli, avendo un prezzo piu’ basso rispetto a quelli venduti dai paesi core, ma con lo stesso grado di rischio. EUROBOND

La fattibilita’ della proposta di Messori si fonda su due grandi sfide per il futuro: la modifica dei trattati europei, in quanto escluso l’articolo 122 (che permette all’Europa di entrare in azione solo per emergenze causate da calamita’ o eventi straordinari) non possono essere emessi aiuti da parte dell’Europa a favore dei paesi in difficolta’. La seconda e’ di tipo politico, infatti per applicare questo tipo di soluzione finanziaria tutti i paesi membri dovranno essere concordi nel garantire congiuntamente gli “eurobond” emessi.

La Germania si convincera’ della forza dell’Europa?

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI