A cura
di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim
Vogelmann.
Quest’anno, oltre a dedicare grande spazio alla letteratura, cuore pulsante della manifestazione, il Festival allarga i suoi orizzonti presentando eventi di cultura ebraica, con spettacoli teatrali, arte contemporanea, danza e musica.
“Oltre i confini” è il tema
dell'edizione 2012 del Festival.
Il mondo è solcato da infiniti confini, visibili e invisibili. Da una parte i grandi confini che sancisono dolorose fratture nella storia dell’uomo: confini tra Stati, tra culture e ceti sociali; dall’altra, i confini più intimi ed individuali che percorrono le vite di ognuno di noi: i confini tra l’uomo e Dio, tra l’inconscio e la consapevolezza, tra ciò che siamo e quello che vorremmo essere.
Il festival inaugura l’8 settembre con la Notte della Cabbalà (dalle 21.00 alle prime ore del mattino), una “no-stop” di eventi culturali dedicata alla mistica ebraica, con artisti italiani e internazionali che si alterneranno tra musica, teatro, arte, degustazioni, incontri letterari e danza, per celebrare il sodalizio tra la Capitale e la Roma ebraica. Ad aprire la serata e il festival sarà lo scrittore, pittore, regista e intellettuale di fama internazionale Marek Halter, intervistato alle ore 21.00 presso il PALAZZO DELLA CULTURA dal
giornalista e scrittore Pierluigi Battista. Ebreo di origini polacche, fuggito dal ghetto di Varsavia ancora bambino, e profugo in Uzbekistan, Marek Halter trova dimora infine a Parigi. Da qui partirà per continui viaggi che lo porteranno ad esplorare i luoghi più significativi della storia ebraica, da Praga a Birobijan, in Siberia. Halter scriverà di questi confini che hanno segnato la sua vita, rivelando storie, aneddoti, esistenze, scoperte durante le sue infaticabili peregrinazioni.
Nello stesso luogo alle ore 22.30 il Capo Rabbino della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Di Segni incontrerà Moshe Idel, uno dei più grandi esperti di Cabbalà al mondo, mentre a mezzanotte si svolgerà l'incontro tra il Rabbino Roberto Colombo e YaronaPinhas, tra le più importanti studiose di mistica ebraica.
Alle 23.00 avrà luogo presso la
Ermanno Tedeschi Gallery, in VIA DEL PORTICO D’OTTAVIA 7, una straordinaria
performance d’arte contemporanea di Rami Meiri, considerato il più grande artista di murales in Israele. Il primo murales di Meiri è del 1980, nella storica spiaggia Gordon, di Tel Aviv. Da allora “l’urban artist” non ha smesso mai di vestire di colori la Città Bianca, dipingendo murales in ogni angolo della città.
Anche la musica sarà protagonista della Notte della Cabbalà con due importanti concerti in LARGO 16 OTTOBRE 1943: alle ore 22.30 il concerto chitarra e voce del musicista israeliano e star internazionale David Broza; alle ore 00.30 il concerto Jewish Experience del
quintetto del sassofonista, clarinettista e flautista italiano Gabriele Coen.
Nel corso della serata l'area dell'antico Ghetto ebraico costituirà la scena dello spettacolo itinerante Jewish Flash Mob del coreografo Mario Piazza, tra i maggiori coreografi contemporanei, una miscela esplosiva in cui confluiscono danza, teatro, cinema, canto e arti figurative.
Il Museo Ebraico di Roma e la Grande Sinagoga saranno aperti tutta la notte per visite guidate (dalle ore 21.30 alle 00.30 – ultimo ingresso alle ore 24.00).
La Notte della Cabbalà è realizzata con contributo
dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma
Capitale.
La quinta edizione del Festival
Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica prosegue domenica 9 settembre con una mattinata ricca di eventi. Dalle ore 9.45 alle 14.00 il MUSEO EBRAICO DI ROMA, in collaborazione con Bibliotech
e di Roma, ospiterà uno speciale workshop per bambini a cura dell’artista israeliano Hanoch Piven che propone la creazione di autoritratti/ritratti realizzati con diversi materiali, tra cui
fotografie, tessuti, bottoni, materiali da riciclo di vario genere.
Alle ore 11.00, mentre al PALAZZO
DELLA CULTURA il raffinato enigmista Stefano Bartezzaghi analizzerà la narrativa di Primo Levi, per il venticinquesimo anniversario della morte, si