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dal 15 ottobre al 21 dicembre 2012
Orario:

16.00

Dopo il debutto del 28 settembre scorso presso il Teatro Quirino, prosegue la II edizione del Festival dell'Arte Reclusa presso il Teatro della C.C. Roma Rebibbia Nuovo Complesso: a partire dal 15 ottobre 2012 – apre al pubblico con 4 spettacoli realizzati dal Centro Studi Enrico Maria Salerno, insieme ai detenuti-attori della Casa Circondariale, in accordo con la Direzione del Penitenziario ed il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.

Si parte dunque il 15 ottobre con Exodus regia di Laura Andreini Salerno

e Valentina Esposito. Exodus è la vicenda fantastica di un popolo in cammino, la storia dell'eterno peregrinare dell'uomo alla ricerca del senso della propria vita. La metafora usata è quella del Circo, sempre in movimento e pure prigioniero di eterni cliché, ruoli, maschere. Una storia sull'evoluzione e la memoria delle origini, l'esistenza “prima della caduta”, la possibilità di una vita da ritrovare.

Gli altri appuntamenti: il 14 novembre, proiezione e dibattito sul film Cesare deve morire di Paolo e Vittorio Taviani con i protagonisti in sala. Il film ormai celebre, è stato girato interamente a Rebibbia con i detenuti-attori della Compagnia diretta da Fabio Cavalli. La proiezione del film a Rebibbia sarà occasione di un dibattito a sei mesi dall'uscita, una riflessione sul cammino dell'opera e sul significato di un successo clamoroso e non del tutto inaspettato.

Il5 dicembre Nuvole e Nebbia, liberamente ispirato a Le nuvole di Aristofane – Coordinamento artistico di Fabio Cavalli, Daniela Marazita e Maurilio Giaffreda. L'argomento della commedia originale è noto: Aristofane attacca frontalmente Socrate e la sua scuola filosofica, accusandolo di traviare la gioventù ateniese. Il temi centrali dell'opera ruotano attorno ai concetti fondamentali di Giustizia, Correttezza morale, Colpa e Pena. Il 21 dicembrespettacolo di Giulio Cesare regia di Fabio Cavalli. Dopo il successo del film dei fratelli Taviani Cesare deve morire – basato sull'esperienza Teatrale di Fabio Cavalli con la Compagnia dei detenuti di Alta Sicurezza – gli attori reclusi presentano ufficialmente al pubblico la messa in scena completa dello spettacolo. Le trame politiche, le congiure, i rovesci militari e spirituali che contraddistinguono il capolavoro shakespeariano, rivivono con intensità nuova sulle tavole di quel palcoscenico, attraverso interpreti che, dal mondo della criminalità organizzata, riportano echi di gesta insensate e barbariche. La finzione teatrale si intreccia alla biografia dei detenuti-attori, al loro ambiente d'origine, al quotidiano lavoro in palcoscenico della Compagnia

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Pubblicato da Irene Giarracca

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