elefante salgadoQuale posto migliore per accogliere l’anteprima mondiale della mostra “Genesi” di Sebastião Salgado se non l’Ara Pacis, costruita dagli uomini per rendere omaggio alla divinità della pace, ha rischiato di andare distrutta a causa del terreno che l’ha interrata e poi è stata salvata da altri uomini che le hanno restituito la sua dignità, una storia molto simile a quella che ha ispirato l’autore di questa esposizione.

Ogni mostra racconta qualcosa e questa è una mostra da ascoltare molto attentamente con gli occhi, con il cuore e con il silenzio che la visione delle molte fotografie ispira, un silenzio dettato dal rispetto per il messaggio che Salgado e sua moglie Lélia, curatrice e “socia per tutto ciò che facciamo nella nostra vita” , hanno voluto lanciare ai loro simili, agli uomini.
Nato in un Paradiso Terrestre, in una grandissima azienda agricola del Brasile, Sebastião al momento di prendere le redini dell’attività dei suoi genitori si è ritrovato tra le mani un territorio praticamente desertificato, la foresta tropicale che la rivestiva per il 50% si era ridotta ad un 0,5%.leone di mare

L’unica cosa da fare era tentare di ricreare quell’angolo di paradiso e così Sebastião e Léila hanno girato il mondo per raccogliere i fondi utili a realizzare il loro progetto di recupero ambientale; obiettivo raggiunto, attualmente sono stati piantati 2000 alberi di 300 varietà diverse che hanno permesso la ricostruzione dell’ecosistema preesistente.
Ma il loro lavoro non poteva fermarsi lì doveva diventare un eco da ripetere in ogni angolo del pianeta.
I nostri ideatori, però, hanno preferito mandare un messaggio positivo al mondo fotografando tutti quei luoghi incontaminati che ancora popolano i nostri continenti; perché la ricostruzione è una via molto difficile e costosa, mentre difendere ciò che abbiamo è una strada più semplice, basta lasciare tutto com’è e la natura continuerà a seguire il suo corso.
E da qui il titolo della personale, “Genesi”, nascita, formazione, luoghi dove la natura non è legata mani e piedi da persone senza scrupoli che pensano solo al profitto; 5 sezioni che ci mostrano com’eravamo e cosa rischiamo di perderci.
salgado_4Meravigliosi scatti che ci conducono nel Sud del Mondo, dall’Argentina all’Antartico con le sue isole, per poi condurci all’Africa culla dell’umanità, dove i protagonisti veri però sono gli animali e il loro habitat incontaminato, scenari completamente diversi quelli del terzo settore che celebra i “santuari del pianeta”, isole fantastiche dove il mare ha favorito un isolamento che ha preservato la loro unicità, Papua Nuova Guinea, Madagascar e il territorio dell’ Iria Jaya Indonesiana.
Catene montuose che brillano di luce propria sono le protagoniste della quarta sezione, l’emisfero nord del Pianeta, neve e vento che preservano paesaggi mozzafiato dove la popolazione fieramente porta avanti tradizioni di secoli.
Salgado non poteva non chiudere questa esposizione senza rendere omaggio al polmone del mondo, l’Amazzonia, ma non solo la parte brasiliana, ampio spazio, infatti, viene dato anche alla parte venezuelana e ai popoli che con caparbietà e coraggio portano avanti le loro esistenze lontano da un mondo che non ha rispetto per la madre di tutti, Gea, la Terra.

Luogo: Museo dell’Ara Pacis, Nuovo spazio espositivo Ara Pacis.eschimese
Orario: Dal 15 maggio al 15 settembre 2013
Martedì- domenica 9.00-19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso il lunedì.
Ogni giovedì, apertura straordinaria della mostra fino alle 22.00 (ultimo ingresso ore 21.00)

Costo del biglietto d’ingresso: museo Ara Pacis + mostra Genesi
– Intero non residenti € 16,00
– Ridotto non residenti € 12,00
– Intero residenti € 15,00
– Ridotto residenti € 11,00
– Speciale Scuole € 4,00
Costo del biglietto d’ingresso: mostra Genesi
– Intero € 10,00
– Ridotto € 8,00
– Speciale Scuole € 4,00
– Speciale Famiglie € 22,00banner

Maria Francesca Piemontese