aa83_nFini lasci la presidenza della Camera”. A chiedere al leader di Fli di lasciare lo scranno più alto di Montecitorio non è l’ennesimo editoriale di Libero o del Giornale, né un attacco di qualche esponente pidiellino. La richiesta arriva dall’interno, dal movimento giovanile del suo partito. “Magari questa affermazione mi procurerà qualche noia, ma non è tempo di tatticismi o di opportunismi. Oggi deve giungere una richiesta chiara e forte al nostro leader: stai con noi, in mezzo alla tua gente, nelle piazze d’Italia che vogliono sentire la tua voce, stringere le tue mani, guardarti negli occhi”, questo l’appello lanciato ieri da Gianmario Mariniello, leader di Generazione Futuro, aprendo gli Stati generali del  movimento under30 finiano. “Noi stiamo e staremo con Fini – ha precisato Mariniello –ma Fini deve stare con noi. Fuori dal Palazzo”.

Ma per quale motivo, dopo avere difeso strenuamente la permanenza di Fini a Montecitorio durante i mesi dello scandalo monegasco, ora i giovani finiani cambiano improvvisamente registro? Come si legge nel documento finale approvato dall’assemblea, i dirigenti di Generazione Futuro chiedono all’ex ministro degli Esteri di tornare nell’agone politico – lasciando quello istituzionale – per provare a “riagganciare” Alfano e riprendere i contatti con l’alleato del disciolto Terzo Polo, Casini, per costruire un nuovo soggetto in grado di “offrire agli italiani un’alternativa di centrodestra oltreBeppe Grillo e la foto di Vasto”. Possono davvero riuscire a riunificare il centrodestra Fini, Casini e Alfano? “Da soli no. Ma loro possono agevolare questa riunificazione. In un solo modo: puntando tutto sul ricambio generazionale”.

I toni usati non sono poi dissimili da quelli fatti propri prima dai rottamatori del Pd e poi daiformattatori del Pdl. “Facce nuove, idee nuove e cuori nuovi. O i nostri leader capiscono di dover dare spazio ai giovani, favorendo il ricambio generazionale, oppure verranno travolti. Se non lo hanno capito, glielo ricorderemo noi”. Lo sguardo ovviamente è rivolto alle prossime elezioni politiche. “Se non cambia la legge elettorale, i leader di oggi abbiano il coraggio di prendere l’impegno di iniziare a costruire il centrodestra del futuro candidando alle prossime politiche il 50% di under 40 in posizioni utili”.

Ma come mettere in pratica il ricambio generazionale? Alcune proposte sono simili a quelle del Movimento 5 stelle. “Selezione dei candidati per curriculum, attraverso le primarie o con un voto on line”. Generazione Futuro intanto organizzerà 20 assemblee regionali, aperte a tutti i giovani, senza simboli di partito ma solo con una scritta: #ricambiogenerazionale. “E’ questo l’unico modo per offrire agli italiani un’alternativa”. In coda al documento ce n’è anche per Monti, ormai avvertito come un peso anche da chi, come Futuro e Libertà, fino a sei mesi fa ne era stato uno dei principali promoter. “Chiediamo al partito di non essere appiattito sul governo, ma di sfidare l’esecutivo sulle riforme da fare, nell’interesse del futuro dell’Italia”.