tradimentoMolto Spesso il tradimento porta alla depressione, per entrambi i partner. Il partner che ha subito il tradimento,rimane interdetto, perde fiducia, autostima e certezze. Il partner che ha tradito arriva alla depressione, perchè non riesce a sopportare la crisi di coppia sentendosi colpevole, il che comporta anche una crisi individuale. Alcune statistiche affermano che: L’80% dei tradimenti vengono scoperti,  nel 70% dei casi il matrimonio e la relazione resistono al tradimento, perchè tra le due persone esiste una  dipendenza affettiva.

Il tradimento mette in discussione tutto, perfino la propria vita, tutto viene messo in discussione e un senso di vuoto esistenziale attanaglia i coniugi. La vita di coppia è  lacerata, si percepisce la voglia di un cambiamenti radicali: morire e rinascere, anche con la stessa persona. Il tradimento è presente nella storia, in tantissimi casi: potremmo partire da Adamo ed Eva, poi Gesù Cristo tradito dal suo discepolo Pietro. Gesù disse:”«Mi lascerete nelle loro mani… Anzi, qualcuno passerà persino dalla loro parte, per paura di fare la mia stessa fine”.
Pietro esplode alle parole di Gesù, sicuro come sempre: “Gesù, questo poi no. Io non ti tradirò mai. Sta’ certo: anche se tutti dovessero abbandonarti, io no. Non lo posso fare. Sei tutto per me. Ho lasciato tutto per stare con te… vorresti che proprio nel momento più impegnativo cambiassi parere?». Gesù tace. Cambia discorso. Ritornano i toni della festa.  Gesù viene arrestato e da li a poco, Pietro lo tradisce, giura e spergiura di non conoscerlo: “Io Gesù non so chi sia. Mai visto. Lo condannino se lo merita. Lo lascino libero se non ha commesso nulla di grave. Io non lo so. Non me ne importa nulla. E smettetela… una buona volta. Mi avete infastidito”. Solo al terzo canto del gallo…rinsavisce! Gesù viene tradito anche dal perfido Giuda, il quale poi per disperazione s’impicca!. Ma tradire nella lingua latina aveva un altro senso:  “consegnare”, “svelare”, “insegnare”, “trasmettere ai posteri”. Infatti  il traditore, “trasmetteva” informazioni da una persona all’altra. Nell’antico testamento, la storia è disseminata di tradimenti: Caino e Abele, Giacobbe, Giuseppe venduto dai fratelli…

Nella cultura greca, il tradimento era un evento frequente, vissuto con naturalezza e senza nessun tipo di pregiudizio, una scappatella senza peccato, anzi in grado di arricchire l’individuo.

Perché si arriva al tradimento? Credo che tradire sia un modo per sfuggire a se stessi, alle prigioni delle categorie, all’assurdo esistenziale, al provare a ritrovare se stessi, ricerca di nuove emozioni, distrazione dalla pesantezza della vita, “Il traditore è spesso privo di capacità di fondare la propria esistenza intorno ad un proprio centro interiore e ha la compulsione a riempire i vuoti con punti di riferimento esterni, col partner prima e, quando questo non corrisponde più ai suoi bisogni, con altri partner, oppure con il lavoro, con sostanze, con il gioco, con l’alcool, in una fuga continua da sé stesso e dalla realtà. La realtà assurda e priva di senso, apre il vaso di pandora dell’insoddisfazione, dell’identità violata, del momento da evadere, dell’attimo da sfuggire, il tutto e il nulla si fondono nell’assurdo esistenziale. Chi sono? Chi sei? Le domande come macigni offuscano il presente, in una fuga priva di meta.”. Comunque ci sono vari tipi di tradimento e ne parleremo in altre occasioni. Spesso è una scappatella, altre volte una relazione, altre volte amore, in alcune occasioni è la voglia di fare del male al proprio partner, altre volte disperazione, in molti casi superficialità. Ma chi non ha tradito almeno una volta, scagli la prima pietra. Il tradimento è voluto e cercato, chi tradisce è corruttibile, isolato, manipolabile.

Ciò che è importante imparare dalle nostre vite, è la certezza di potter attraversare  la solitudine, convivere con essa e la manifestazione plastica dell’assurdo, come compagni di vita. Nasciamo soli e moriamo soli, nessuno sul letto di morte può sostituirsi a noi, nessuno può scambiare gli spermatozoi all’atto del concepimento, nessuno può leggere dentro ad una persona totalmente. Spesso prima di tradire si soffre, non si vuole, ma anche allora siamo soli…, con il nostro cosiddetto destino.
Il tradito si rivolge ad un investigatore privato per scoprire la verità, conoscere la causa dei propri dubbi e plastificarla con prove reali. La figura di un investigatore privato altamente professionale è fondamentale in casi delicati.

Un investigatore privato eccellente riesce a donare serenità, ridare al buio un pò di luce, definire i contorni del problema, sdrammatizzando.

Per questo un investigatore privato deve essere a conoscenza delle più elementari basi di psicologia, comunicazione efficace, sociologia, soprattutto deve essere un professionista umano e riconoscere il valore della vita.

L’assurdo della nostra epoca consiste nel rendere l’uomo pedina di un sistema, questo è contro l’umanità. Per questo diffidate degli investigatori robot, possono farvi male con una semplice parola!
Per saperne di più: stateofmind.it