Al via il nuovo ciclo estivo di degustazioni gratuite presso la necropoli etrusca di Monterozzi, a Tarquinia, e la necropoli della Banditaccia di Cerveteri, entrambe patrimonio dell’Umanità Unesco. L’iniziativa, ormai molto apprezzata e consolidata nel tempo, si propone di promuovere e divulgare la cultura etrusca attraverso le tipicità alimentari di una terra che, nello scorrere dei millenni, non ha mai perso la sua vocazione nella produzione di vini e prodotti della terra.
In occasione dell’estate, le degustazioni offerte ai visitatori presso i punti ristoro situati nelle due necropoli, avranno cadenza quotidiana. Si parte dunque con i vini bianchi e i dolci delle terre etrusche.
La “Vitis vinifera”, antenata della vite dei nostri giorni, cresceva spontaneamente nel territorio dell’Etruria da tempi immemorabili, ma la coltivazione della vite per la produzione del vino fu introdotta proprio dagli Etruschi. Si possono contemplare scene e spaccati di vita etrusca legate al vino attraverso gli affreschi delle tombe dipinte di Tarquinia.
I golosissimi tozzetti, immancabili nelle tavole dell’Etruria, biscotti rustici preparati con ingredienti semplici e genuini quali il miele e le nocciole, saranno accostati ai delicati vini bianchi tipici del territorio.
Le due necropoli, top selling herbal viagra seppure molto diverse tra loro, costituiscono un’unica ed eccezionale testimonianza dell’antica civiltà etrusca, l’unica civiltà urbanizzata nell’Italia pre-romana. La necropoli di Monterozzi a Tarquinia possiede un icomparabile patrimonio artistico nelle sue tombe dipinte, mentre la necropoli di Cerveteri è famosa nel mondo per l’imponenza e la bellezza delle sue grandi tombe a tumulo.
Ricordiamo che il 2 luglio del 2004 a Guzhou (Cina), le Necropoli Etrusche di Tarquinia e Cerveteri sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità perché capolavori del genio creativo: le grandi pitture murali di Tarquinia sono eccezionali sia per la qualità di esecuzione che per il loro contenuto, che rivela aspetti della vita, della morte e del credo religioso degli antichi Etruschi; Cerveteri mostra in un contesto funerario il progetto urbanistico e gli schemi architettonici che venivano applicati nella progettazione delle antiche città.