giovedì 3 maggio – ore 20.45*
Paolo Villaggio, il folletto più irriverente della commedia italiana, si racconta in una coversazione semiseria con il nipote Andreas. Tra filmini di famiglia, estratti dei suoi film e le gag più memorabili trovate nelle teche della Rai, ecco un ritratto familiare regalato dalla figlia Elisabetta al pubblico dei suoi ammiratori.
“Le autobiografie più intensamente vissute sono quelle inventate. Questi inventori, già intorno ai 7 anni intuiscono di esser mediocri e temono un futuro insignificante. Cominciano allora a modificare leggermente il loro passato: dicono d'esser figli di principi russi scappati a Parigi a fare i tassisti, dopo la Rivo
luzione d'Ottobre, altri di pelle chiarissima di essere figli illegittimi di Josephine Baker… Paolo Villaggio è nato in un tristissimo venerdì pieno di pioggia, il 30 Dicembre 1932, sulle rive di un torrente color fango, che si chiama Bisagno, in una casa popolare grigia, in una via deprimente che si chiama Corso Galliera, nella quale passavano sferragliando e piene scintille, dei tram a due vagoni, in una città sinistra: Genova. Nella sua biografia, Villaggio, ha deciso di raccontare solo le parti umilianti della sua vita…” (Paolo Villaggio, autobiografia)
Doc festival 2010, Roma
Prodotto e Diretto da: Elisabetta Villaggio – Riprese: Elisabetta Villaggio, Pierfrancesco Villaggio e Andreas O'donohue Villaggio – Montaggio: Paolo Boni
Al termine della proiezione, la regista incontrerà il pubblico insieme a
Enrico Vaime (autore e conduttore radiotelevisivo)
*alle 20.15 ci sarà un aperitivo e alle 20.45 circa inizierà la proiezione