regia
Alberto Di Stasio
musiche Wolfgang Amadeus Mozart
dipinti Stefano di Stasio
movimenti scenici Gloria Pomardi

Con il Don Giovanni, quasi cento anni in anticipo sulla Rivoluzione Francese e De Sade, Molière crea un dramma in cui Natura e Ragione si scontrano come due titani, incarnandosi la prima in Sga

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narello, la seconda in Don Giovanni. La sensazione che un Vecchio Mondo stia lasciando il posto ad uno Nuovo ispira la lucida acerba e inflessibile critica di Don Giovanni che pur di andare fino in fondo alla sua visione non risparmia nulla della sua realtà, neanche se stesso, nonostante la generosa e creativa operosità di Sganarello che cerca in tutti i modi di rivelare al suo padrone, quasi una madre con il proprio figlio, quasi un amante con il proprio amato, la ricchezza e il bene che si celano nella Natura, come baluardo e salvezza prima della rovina.

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