Vista la rilevanza delle inizitative legate al cinema di cui si andrà ora a parlare, Monica Refe ha voluto intervistare per noi Raffaele Buranelli, attore e promotore culturale molto attivo a Roma il quale, giova ricordarlo, è anche nella Direzione nazionale di IndiCinema. Ecco il frutto della loro interessante conversazione.
IndiCinema ha compiuto un anno. Proprio un anno fa nasceva un progetto di cinema indipendente. Dove, come e da chi è stato sostenuto il primo nucleo?
Raffaele Buranelli: IndiCinema nasce un anno fa dall’associazione di ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici, nata nel 1950), Artisti indipendenti 2010, Consequenze Network e FIDAC (Federazione di 13 Associazioni professionali del cinema).
Una adesione con sottoscrizione di firme sotto lo slogan 99 parole per il cinema italiano, perchè proprio 99 parole?
Raffaele Buranelli: Abbiamo formulato le 4 riforme essenziali per eliminare molti degli squilibri che penalizzano la maggior parte degli autori e dei produttori, causando una pesante ricaduta in tutto il settore in termini di minori opportunità per l’imprenditoria, per i talenti e per le professionalità. Le parole alla fine erano 99 e ci è parso un bel nome, indice di come basterebbe poco per cambiare radicalmente rotta creando strumenti di mercato più moderni e dinamici, basati sull’equità e sul merito, che accelererebbero il percorso di innovazione del sistema cinema, non più rinviabile nel contesto economico attuale.Una curiosità: la sera del giorno in cui abbiamo lanciato la campagna, abbiamo contato le firme raccolte ed erano proprio 99!
Lizzani e Maselli, oltre a loro quali e quanti autori e registi al momento hanno aderito alla vostra inizitiva sostenendola fattivamente?
Raffaele Buranelli: L’iniziativa “99 Parole per il cinema italiano” sta ottenendo un grande successo, segno che la voglia di trasparenza e di regole uguali per tutti è diventata una priorità e un’esigenza. Tra le centinaia di produttori e produzioni, registi, attori, giornalisti, sindacalisti, professori universitari, professionisti del cinema che hanno aderito, figurano ad esempio il SNCCI, l’ApTI, il filosofo già parlamentare europeo Gianni Vattimo, Carlo Lizzani, Citto Maselli, Roberto Perpignani, Emidio Greco, Ugo Gregoretti, Wilma Labate, Giuliana Gamba, Roberta Torre, Pasquale Scimeca, Alessandro Valori, Ilaria Borrelli, Giannandrea Pecorelli, Valentina Carnelutti, Karin Proia, Federico Soli, Marita D’Elia, Renzo Rossellini, Manuel De Sica e chi non ha ancora aderito ha l’occasione per contribuire a un’inversione di rotta verso il pluralismo, per creare più opportunità e più lavoro per tutti!
Con quanti titoli tra film e documentari siete presenti nelle sale italiane?
Raffaele Buranelli: Il listino della nostra iniziativa IndiVisioni al momento prevede 8 film e 5 documentari e presto acquisiremo altri titoli anche da altri paesi con cui stiamo instaaurando rapporti di reciprocità.
Se ci sono state dove avete trovato maggiori resistenze?
Raffaele Buranelli:Le resistenze sono quelle culturali di chi fatica ad abbandonare il proprio individualismo non volendo adeguarsi al mutato contesto economico e sociale. Oggi la cultura può e deve indicare una nuova strada di sviluppo, che a nostro giudizio non può prescindere dalla partecipazione e dal sostegno reciproco, abbandonando inoltre quell’ingiustificata distanza tra cultura e realtà. In quest’ottica non pensiamo agli spettatori come destinatari passivi di un “prodotto”, bensì proponiamo loro di sentirsi protagonista di uno spazio, la sala cinematografica, che nei nostri appuntamenti diventa occasione di socializzazione tra cittadini e luogo di ragionamento sui problemi e le difficoltà comuni di questa fase cruciale della nostra storia. Per fortuna il pubblico sta dimostrando di recepire ed apprezzare la nostra proposta e questo sta dimostrando che una trasformazione culturale in tal senso anche da parte di chi opera nella cultura è necessaria.
L’annoso problema della DISTRIBUZIONE. Siete riusciti ad avere una distribuzione capillare in tutto il nostro Paese?
Raffaele Buranelli: Molti esercenti, dal nord a Marsala, si stanno interessando alla nostra proposta programmando i film di IndiVisioni. Dal nostro modello sono già nate realtà territoriali, come Indinapolicinema o IndiCinema Viterbo, con cui cooperiamo attivamente. Stanno nascendo IndiCinema Latina e IndiCinema Sicilia ed altre ancora si stanno prospettando. Questo faciliterà un sempre maggior radicamento sul territorio.
I COSTI industriali di un film. Auspicate una partecipazione nella misura del 50% dello Stato in una produzione indipendente con un massimo di budget di 600mila euro. E’ così?
Raffaele Buranelli: Sì, il Fondo speciale per il cinema indipendente che chiediamo, con i servizi che stiamo preparando da mettere a disposizione delle produzioni che si chiameranno IndiService, permetterebbe la realizzazione di almeno 50 film in più l’anno. Film, indipendenti a livello creativo che avrebbero una rete distributiva ad accoglierli e che diverrebbero un enorme laboratorio di sperimentazione e di crescita a disposizione di giovani talenti e una consistente opportunità di lavoro per i professionisti, con un aumento enorme di accessibilità al lavoro. I fondi ci sono: oggi il ritorno al botteghino ad esempio dirotta decine di milioni di euro come premio alle produzioni che più hanno incassato, cioè a quelle che meno ne hanno bisogno. Basterebbe correggere questa stortura per dar vita a quello che crediamo tutti dovrebbero augurarsi. Il dialogo con i referenti istituzionali è già stato avviato e l’iniziativa “99 Parole per il cinema italiano”, disponibile sul nostro sito www.indicinemaitalia.it
Ed ora veniamo a noi, a Roma che ospiterà la Rassegna all’Isola del cinema.
Raffaele Buranelli: Quindi 8 film in programma, 5 documentari per 7 serate una rassegna di cinema indipendente a basso costo in cui i film sono la cornice e lo spunto per incontri, dibattiti, approfondimentie scambi culturali e sociali con il pubblico. Tutte le opere – film e documentari – che hanno aderito al progetto IndiVisioni e vengono distribuite in un ambito di solidarietà e partecipazione con autori e produttoriindipendenti, verranno proiettate dal 18 al 25 Giugno presso la Sala CinelabGroupama a partire dalle 21,00. Vi aspettiamo numerosi!
Ringraziamo Raffaele Buranelli uno dei sostenitori e coordinatori dell’iniziativa IndiVisioni.
Servizio a cura di Monica Refe