Si inaugura nel complesso di Capo di Bove la mostra fotografica Marmo, Latte e Biancospino, una galleria di immagini sull’Appia Antica che propone un punto di vista originale sul paesaggio archeologico: quello etno-gastronomico. La mostra si affianca alla raccolta di immagini che vanno dalr800 ad oggi dal titolo La Mia Appia, esposizione permanente allestita lo scorso anno che racconta le trasformazioni, nel tempo, dell’antica strada romana.
The Peer Gallery ha ideato l’esposizione di quest’anno, la cui caratteristica consiste nel curare mostre site-specific di fotografie d’epoca all’interno del campo semantico della cultura culinaria.
Una quarantina di immagini in mostra sono ordinate seguendo tre temi, con l’obiettivo di descrivere l’interazione spontanea tra l’uomo e questi luoghi: il paesaggio (Marmo, come idea dell’antichità), la vita rurale e la pastorizia (Latte), il vissuto dei luoghi stessi (Biancospino).
La ricerca d’archivio è stata accompagnata dall’osservazione diretta del paesaggio: sopralluoghi, visite e passeggiate hanno fornito ai curatori una chiave di lettura per condurre l’osservatore a scoprire diverse dimensioni dell’Appia.
La maggior parte delle fotografie è stata scelta nell’Archivio di Antonio Cederna che per lunghi anni ha frequentato questi luoghi, fotografando e raccogliendo immagini su ruderi e paesaggi, sull’avanzamento delle costruzioni della città, con l’intento di denunciare i cambiamenti e le distruzioni a danno di un patrimonio prezioso.
Altre fotografie appartengono alla collezione The Peer Gallery. Sono scatti

“anonimi”, perlopiù istantanee, attraverso le quali si coglie il modo in cui questi luoghi sono stati vissuti dalla gente. Le immagini – un picnic all’ombra dei ruderi, passeggiate sul selciato, pennichelle sdraiati sull’erba con i propri figli – diventano parte della memoria dei luoghi stessi e ne accrescono il valore.
Entrambe le mostre presentate a Capo di Bove ribadiscono l’importanza della tutela della documentazione fotografica, e della sua promozione e valorizzazione in contesti espositivi diversi, e di come essa contribuisca alla salvaguardia del patrimonio culturale raffigurato, a testimonianza della sua storia.
Chiude la mostra una foto di scena del film “La ricotta” di Pier Paolo Pasolini (1963), dell’Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia, girato sull’Appia (zona Caffarella). Insieme alla foto è riportata una poesia di Pasolini recitata, nel film, da Orson Welles doppiato da Giorgio Bassani, tra i fondatori di Italia Nostra.
L’apertura al pubblico della mostra coincide con tre appuntamenti serali che si terranno lungo il tratto dell’Appia Antica compreso tra il Mausoleo di Cecilia Metella e Capo di Bove dal titolo “Dal tramonto all’Appia”. Concerti, visite guidate alla chiesa medievale di San Nicola nel Castrum Caetani, proiezioni di filmati, tra cui proprio “La Ricotta” di Pasolini interamente girato sull’Appia, animeranno dal 6 all’8 luglio la regina viarum. Programma allegato.