Qualche mese fa, avevo analizzato il fenomeno americano di business succes di Starbucks, incoronandolo come uno dei migliori modelli aziendali degli ultimi anni. La societa’ in questione pero’, dopo gli ingenti investimenti europei, fa un piccolo passo indietro flettendo verso il basso. Infatti i nuovi punti vendita francesi, non stanno registrando i valori attesi, anche colpa della crisi, Starbuck incassa come Jake La Motta, sul Madison Square Garden di New York.
Pur mantenendo intatte le qualita’ strategiche e le capacita’ attrattive, ilpost.it, in data 2 aprile 2012, fotografava con queste parole gli investimenti di breve periodo della multinazionale:
“Nonostante un fatturato mondiale record di 3,4 miliardi di euro nell’ultimo trimestre del 2011 e il valore delle azioni salito dagli 8 dollari nel 2008 ai 53 di oggi, Starbucks non va molto bene in Europa: nell’ultimo trimestre del 2011, per esempio, il fatturato degli Starbucks europei aperti da almeno 13 mesi è cresciuto solo del 2 per cento, contro il 9 di quello degli Stati Uniti e addirittura il 20 in Asia. In Francia, per esempio, dove ci sono 63 punti Starbucks aperti negli ultimi 8 anni, l’azienda non ha ancora visto utili. Secondo un recente sondaggio, infatti, solo al 20 per cento dei francesi piace il caffè americano.”
(per l’articolo intero:http://www.ilpost.it/2012/04/02/starbucks-in-europa/)
Secondo quanto affermato, gli impedimenti peggiori sarebbero stati:il costo del lavoro, gli affitti dei locali e la bassa propensione degli europei alle caffetterie di impronta americana, in quanto amanti della colazione homemade. Intanto tre giorni fa, il Financial Times, lo ammoniva per un’inchiesta a suo carico per elusione fiscale. Naturalmente, sottolineava il rischio di un danno di immagine mostruoso, per le salde posizioni etiche assunte dalla soiceta’ in fatto di mission e vision.
Starbucks ha costruito la sua nave con molta accuratezza ed estrema intelligenza. Ha solcato mari difficili, come quello Asiatico ed Europeo, adesso con la tempesta mediatica che si abbattera’ con violenza, sara’ capace di rispondere con un Frappuccino??
GIOVANNI MARIA LEPORI