Negli ultimi giorni, notizie di una violenza unica hanno scosso il mio essere, Si, la guerra alle porte, le morti in aumento per tumori, le notizie sempre più violente che intossicano la nostra mente. Ma la notizia che mi ha scosso nel profondo riguarda i minori.

Premesso che:

I bambini, custodi innocenti del nostro futuro, nascono con occhi puri e cuori aperti. Essi rappresentano la promessa di un mondo migliore, fatto di sogni, speranze e potenziale infinito. Eppure, ci sono luoghi, momenti e circostanze in cui la loro purezza viene infranta, soffocata dalla violenza e dalla crudeltà.

La violenza sui minori non è solo un crimine contro il singolo bambino; è un crimine contro l’umanità stessa. Ogni volta che un bambino viene ferito, sia fisicamente che emotivamente, una parte di noi tutti viene distrutta. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un male così devastante. Chi colpisce un bambino spezza non solo un corpo ma anche l’anima fragile di una vita appena sbocciata.

Ogni bambino merita di crescere in un ambiente sicuro, circondato dall’amore e dal rispetto. Ogni ferita inflitta a un bambino è un’ombra sul nostro futuro, un’oscurità che può essere dissipata solo dalla luce della compassione, della giustizia e del cambiamento.

Dobbiamo essere la voce di chi non può parlare, la forza di chi è troppo debole per difendersi. Proteggere i bambini non è un’opzione, è un obbligo morale. Non possiamo permettere che la violenza diventi l’eredità che lasciamo loro.

Fermare la violenza sui minori significa risvegliare il nostro senso più profondo di umanità. Significa costruire un mondo dove i bambini possano crescere con dignità, dove le loro lacrime siano sostituite da sorrisi, e dove le cicatrici del passato possano essere guarite con l’amore e il rispetto che ogni essere umano merita.

I bambini, custodi innocenti del nostro futuro, nascono con occhi puri e cuori aperti. Essi rappresentano la promessa di un mondo migliore, fatto di sogni, speranze e potenziale infinito. Eppure, ci sono luoghi, momenti e circostanze in cui la loro purezza viene infranta, soffocata dalla violenza e dalla crudeltà.

La violenza sui minori non è solo un crimine contro il singolo bambino; è un crimine contro l’umanità stessa. Ogni volta che un bambino viene ferito, sia fisicamente che emotivamente, una parte di noi tutti viene distrutta. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a un male così devastante. Chi colpisce un bambino spezza non solo un corpo ma anche l’anima fragile di una vita appena sbocciata.

Ogni bambino merita di crescere in un ambiente sicuro, circondato dall’amore e dal rispetto. Ogni ferita inflitta a un bambino è un’ombra sul nostro futuro, un’oscurità che può essere dissipata solo dalla luce della compassione, della giustizia e del cambiamento.

Dobbiamo essere la voce di chi non può parlare, la forza di chi è troppo debole per difendersi. Proteggere i bambini non è un’opzione, è un obbligo morale. Non possiamo permettere che la violenza diventi l’eredità che lasciamo loro.

Fermare la violenza sui minori significa risvegliare il nostro senso più profondo di umanità. Significa costruire un mondo dove i bambini possano crescere con dignità, dove le loro lacrime siano sostituite da sorrisi, e dove le cicatrici del passato possano essere guarite con l’amore e il rispetto che ogni essere umano merita.

Detto questo come un manifesto contro tutto ciò che è violenza, ecco la notizia che mi ha scosso e la riporto da varie fonti:

TRAFFICO SESSUALE E PEDOFILIA. SPUNTA QUALCHE NOME…
Esattamente come per il pedofilo ebreo Jeffrey Epstein spunta un elenco, sicuramente incompleto, di nomi collegati con P Diddy. E casualmente sono tutte celebrità.
Parliamo di personaggi come Leonardo Di Caprio, Beyoncé, Paris Hilton, Mariah Carey, Jennifer Lopez, Meghan Fox, Justin Bieber e moltissimi altri quali Barack e Michelle Obama, Kamala Harris, il Principe Harris, Naomi Campbell, Demi Moore e Lindsey Lohan, la modella Amber Rose, le cantanti Teyana Taylor e Mary J. Blige, ecc.
Ma questa è solo la puntina dell’iceberg: la “P Diddy List” infatti include nomi altisonanti della politica, della finanza, dell’imprenditoria e dell’industria farmaceutica.
Un ufficiale coinvolto nel raid nella casa di Diddy ha detto che il rapper faceva parte della stessa cricca di Epstein (ecco perché veniva chiamato l’Epstein nero) e Harvey Weinstein. Tutti ebrei, ma questa è solo una coincidenza…
E comunque, i nomi completi dei partecipanti alle festine con i bambini, non li conosceremo mai! ( Disinformazione.it)

Il Caso P Diddy fra abusi e traffico sessuale

Il rapper statunitense Sean P Diddy Combs è stato accusato pesantemente di aver abusato, costretto e controllato diverse donne a prestazioni sessuali forzate (white parties).

Il rapper e magnate della musica Diddy è stato un pilastro della scena musicale negli anni 2000. Ha lavorato con alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Usher, Mary J Blige e JLo. E i suoi “festini bianchi” erano conosciuti in tutta la A-list come l’evento dell’anno.

Tenute ogni anno tra il 1998 e il 2009, inizialmente negli Hamptons prima di trasferirsi in altri locali esclusivi, le feste bianche di Diddy attiravano una folla scintillante e famosa affamata. Tuttavia, mentre Diddy è ora agli arresti a New York con l’accusa federale di traffico sessuale e racket, affrontando una serie di ulteriori cause civili riguardanti varie forme di abuso, alcuni stanno rivedendo lo sfarzo e il glamour dei famosi festini bianchi del magnate.(diddy)

 

Cosa succede a Diddy Sean Combs: le accuse di violenza sessuale, l’arresto e l’allontanamento degli amici
Sean Combs, aka Diddy o Puff Daddy, è stato arrestato lo scorso 16 settembre, dopo le denunce per violenza, ma anche sfruttamento della prostituzione e estorsione. Qui una timeline.

Dopo aver subito lo scorso 26 marzo perquisizioni condotte da agenti federali della Homeland Security Investigations nelle sue abitazioni di Miami e Los Angeles, il 16 settembre Sean Combs, il vero nome dell’autore, manager e producer Diddy (ex Puff Daddy e P Diddy) è stato arrestato. I capi d’accusa, legati anche alle denunce della sua ex compagnia Cassie, nome d’arte di Cassandra Ventura, sono: abusi, stupro, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale. Oltre 9 denunce a suo carico negli ultimi anni, e con il suo arresto, più artisti hanno deciso di allontanarsi da lui: il primo a farlo è stato Leonardo DiCaprio, più volte presente ai suoi White Party, ma anche Justin Bieber. Anche se secondo la legge americana, per i capi d’accusa che pendono sulla sua persona, la condanna si aggirerebbe intorno ai 15 anni, la possibile reiterazione del reato nel tempo potrebbe portare a una condanna ben più pesante: l’ergastolo.(fonte: fanpage)

Con l’arresto di Diddy esploderà il MeToo della musica

Su Reddit e Tik Tok impazzano le teorie e i racconti delle feste del produttore, i suoi amici famosi stanno correndo ai ripari per tutelarsi. Tutti sono convinti che la verità stia per venire a galla, causando un terremoto al pari di quello Weinstein ed Epstein. ………………………………………………………………………………………………………………..

Kim Kardashian, Leonardo Di Caprio, Ashton KutcherJennifer Lopez (che con lui ha avuto una lunga relazione). E poi ancora Usher e Justin Bieber, suoi protetti sin da quando erano ragazzini. A tremare ancheJay Z e Beyoncé. Basta nominare una star della musica o di Hollywood di grosso calibro per reperire facilmente online una sua foto con Diddy, a casa sua o a un evento importante. Molti amici del produttore si sono già distanziati pubblicamente da lui, come Mary J Blige e 50 Cents. Alcuni si sono detti sconvolti della situazione (Bieber). Altri ancora sono rimasti in silenzio per capire come tutelarsi in vista del processo. La sensazione generale è che chi ha partecipato alle feste di Diddy – ovvero chiunque – sapesse cosa accadeva quando i bambini venivano mandati via (i party erano spesso organizzati con un “prima” per famiglie e un seguito adults only). C’è chi potrebbe addirittura aver partecipato alle orge macchiandosi di episodi di violenza o intrattenendo rapporti sessuali con minorenni: i video sequestrati nella villa del produttore diranno di più. Considerato che il giudice ha rifiutato la proposta di cauzione avanzata dagli avvocati del produttore e che si andrà a processo, molti di loro potrebbero essere chiamati a testimoniare: i nomi più influenti in ballo sono quelli di Jay-Z, suo grande amico di gioventù, di Jennifer Lopez e di Justin Bieber e Usher, appunto, che con Diddy hanno addirittura vissuto quando erano ancora adolescenti e agli inizi della carriera. Si prepara un MeToo della musica, esattamente come fu quello successivo all’arresto del produttore cinematografico Harvey Weinstein, senza precedenti: ormai indietro non si può tornare.(fonte: cosmopolitan)

Io sono Cristiano e credo nel mistero del Golgota e in Cristo, Personaggi del genere, potenti o no, sono espressione del potere Arimanico su questo pianeta: Epstein, Diddy, i loro amici politici, imprenditori, la creme dell’Elite, sono servitori di Arimane.

Si avvicina il Natale, mentre venti di guerra soffiano minacciosi all’orizzonte e notizie catastrofiche avvelenano le nostre menti, come un cibo tossico per l’anima. In un mondo in cui tutto sembra perduto, una luce continua a brillare, quella stessa luce che dal mistero del Golgota illumina l’umanità: il Cristo.

Anche se pseudoscienziati e élite deviate tentano di sostituirlo con la fredda logica della tecnologia, Lui rimane, sempre pronto ad accogliere chi lo cerca. È nei momenti più oscuri, quando le tenebre sembrano inghiottire il nostro cammino, che la sua luce si fa più intensa. È proprio allora che l’uomo, risvegliando il proprio io interiore, si rialza, domina la propria mente, e avanza attraverso l’oscurità, trovando in Cristo la guida verso la vera luce.