La prima e più fedele testimonianza della costante preoccupazione che l’essere umano ha sempre avuto nel curare il modo di presentare il proprio corpo è l’abbigliamento; per questo motivo la storia dell’abbigliamento è strettamente connessa alla storia dell’umanità. Questa “preoccupazione” è tanto più straordinaria e sorprendente, quanto più si riflette sul fatto che il corpo è l’unica “cosa” che intimamete possediamo e che ci seguirà fino alla fine dei nostri giorni. Meno comprensibile appare l’insoddisfazione che l’uomo prova per tutto ciò che la natura gli ha elargito. Lungo il corso del tempo (come disse il noto poeta “Nel bel mezzo del cammino di nostra vita….”), l’umanità ha desiderato di avere una testa più grande, un collo più lungo, dei piedi più piccoli, un torace più prominente, dei fianchi più sottili. Se l’umanità ne avesse la possibilità si sarebbe <<autodotata>> di numerosi arti supplementati come una divinità indù. Frustrato in questa sua aspirazione, si è <<automutilato>> in infiniti modi deversi. Un elemento è assolutamente reale e verosimile: Sia l’uomo che la donna, si sono serviti dell’abbigliamento per soddisfare le aspirazioni più fantasiose, per avere un corpo migliore, perlomeno diverso.
La storia dell’abbigliamento è stata influenza ta nel passato come nel presente da miti, leggende, favole, tabù erotici, ma anche da considerazioni mondane come le alleanze politiche. Le scoperte scientifiche, le invenzioni della meccanica e lo sviluppo dei commerci internazionali.
Anche l’estetica ha una sua importanza, ma sempre come complemento al gusto contemporaneo. La modestia va e viene, il buonsenso è sempre assente e la realtà più elementare dell’anatomia, nei tempi passati, è stata fondamentalmente ignorata….continua.
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