Sono le 8 e 30, come al solito di fretta e in ritardo, a quanto urlato e programmato la mattina appena sveglio…”Guarda che se ti riaddormenti cinque minuti, poi facciamo tardi…”.Che ingordigia…manco stavolta mi ricordo cosa stavo sognando…non vale manco la pena di riniziare a sognare…

Sono gia’ le 7 e tre quarti..Saluto chi si e’ svegliato prima di me, due schiaffi d’acqua gelata in faccia prima di entrare nel dolce tepore della doccia. Dall’ultimo per poi arrivare al primo, senza sbagliare ad iniziare. Mi annodo la cravatta. Sguardo compiaciuto davanti lo specchio appena indosso la giacca, che sono sulla vespa con mio padre,direzione Terme di Caracalla. Questa mattina partecipero’ alla giornata mondiale dell’alimentazione presso la Fao, che oggi compie 60 anni. Sembra ancora una ragazzina, tanti auguri. Tema del giorno:”Prezzi degli alimenti. Dalla crisi alla stabilita’.”

 

…Stamattina questo ha proprio deciso di non scende…Che rottura sto lavoro. Sempre dietro astagran…..zo! Stiamo pure sotto casa de mi socera. A casa la situazione sta a diventa’ ‘n’inferno. Pe colpa de ste scappatelle e missioni segrete di Storimbambito. Non ce sto mai.

Da quanto, non faccio l’amore co Elena? Oddio l’ultima vorta manco me s’e’ drizzato. Era il giorno che hanno assaltato la macchina. Sti comunisti de merda. Saranno pure dei gran magnaccioni, ma addirittura lanciargli il tempio di Agrigento in faccia. Quel giorno non ho dormito per dodici ore. Ci credo che “Zi Pippo” non si voleva svegliare. Madonna che stress. Mannaggia a me e quando ho chiesto la raccomandazione. Andavo ad aggiustare lavatrici per un altro po’.100 euro a intervento. Se mi fossi messo in proprio, con due tre annunci su internet, senza fattura’ una minchia, prendevo pure lo stipendio da disoccupato.Ma ce vole arriva’ a sto convegno o no? Non se rende conto che sulla Cristoforo, ce sta il delirio. Tanto a lui che je frega. Devo guida’ io. Poi dici che perdi i capelli e c’hai i reni a pezzi. Sempre seduto. Accellera. Frena. Attaca la sirena. Aristacca la sirena. “Io je la taglierebbi quea sirena”!. Carlo fortuna che ce sei te. Un gran premio va anche a Lee. Mamma mia, che massaggio m’ha fatto ieri. Quasi che volesse flirta’. Je do trenta euro a botta, ma come me lo massaggia lei…nessuna. Manco Elena. Senza parla’ di quel coglione di Giacomo. Adesso devo anda’ a scuola a parla’ col preside. Chissa’ che ha combinato. Ma io ce spedisco la mamma, che me frega. “Ogni scarraffone e bello a mamma soia”. Benissimo, dar preside ce vai te! …

Mi controllano i documenti. Pieno di zucchero a velo del cornetto mangiato al bar di fronte l’ingresso principale, faccio la mia entrata sul palcoscenico internazionale, tra mura che hanno visto qualsiasi tipo di personaggio che in un modo o nell’altro ha scritto la nostra storia.

Da Roberto Baggio a Carl Lewis, passando per Rita Levi Montalcini arrivando a Chucho Valdes, per nominare solo alcuni ambasciatori. Tutto e’ magicamente in armonico caos. Profumo del grande evento, chiacchiericcio diffuso da gran gala’. Dove tutti rincontrano tutti. Dove si stringono mani di calori e colori diversi. Dove ci si ritrova nelle rughe dell’altro il sapore di un dovuto passare, invecchiare. Tutto sembra scivolare, andare al rallenty, fluido. Mi siedo nella sala congressi. Immensa. Migliaia di cartelli indicanti il paese da rappresentare, si aprono ordinati come fossero ombrelloni sulle spiagge romagnole e noto come, il Kenya non sia mai stato cosi’ vicino alla Bielorussia. Prendiamo posto su poltrone in pelle blu, con cassettino per l’auricolare. Una cuffiona anni novanta svuotata, con un foro per l’orecchio, cosicché il cerume del rappresentante del Congo non venisse a contatto con il tuo. Sul braccio della poltrona, c’era una manopola con 8 canali, ognuno corrispondente ad una traduzione diversa, tranne il primo,  “on air”. Vengono annunciati gli ospiti: Sua eccellenza Jaques Diouf presenta e apre l’incontro della giornata “..Miss Michelle Bachelet, Mister Obiang Nguema Mbasogo…ministro dei ClistEsteri Franco Fialdini…sindaco di roma Faccettamanno…Ministro dell’Agropuntura: Don Caloggeno…Miss Dee Dee Bridgewater…Mister Jeremy Irons a new peomise….” 

 

 

GIOVANNI MARIA LEPORI