“Non è accettabile che ancora così tante persone rifiutino l’antidoto incidendo sulla situazione generale” Il governo, per contenere questo boom di casi, ha tre strade: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax, eliminare i tamponi dal Green pass. Ma la prima via è quella maestra, non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio”. A dirlo è il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, in un’intervista a La Nazione.
Silvio Garattini è stato uno dei più acerrimi nemici del defunto Professor Luigi Di Bella. Ecco cosa disse sul Professor Di Bella in un’intervista all’Adnkronos nel 1997: ”
“E’ aberrante ricorrere all’emotivita’ di chi soffre e rifiutare qualunque controllo sulla validita’ scientifica della terapia messa a punto. Ritrovo nel professor Di Bella le caratteristiche del cialtrone”. Cosi’ Silvio Garattini, presidente della quinta sezione del Consiglio Superiore di Sanita’, bolla il comportamento del medico modenese che si oppone alla sperimentazione del suo metodo e chiede che a giudicarne la validita’ sia una commissione nominata ad hoc dal ministero della Sanita’.
”Il cialtrone, secondo l’American Society of Cancer -afferma Garattini- si sente perseguitato dalla medicina ufficiale, ricorre a metodi terapeutici senza basi provate e si oppone alle sperimentazioni: chi vuole tragga le sue conclusioni. Con un documento ufficiale il Css ha chiesto al ministro Bindi di intervenire immediatamente perche’ questa situazione selvaggia non e’ ammissibile in un Paese civile”. Garattini denuncia l’esistenza di assurde discriminazioni: ”da un lato esistono rigorose procedure per autorizzare i protocolli di ricerca, dall’altro c’e’ un uomo che da pou’ di vent’anni irride la legge. Non abbiamo -continua- potere poliziesco, non possiamo imporgli di fermarsi ma non siamo qui per perseguitarlo, saremmo felici se si scoprisse che il suo e’ il rimedio del secolo”.
Nessun commento sulle sue dichiarazioni, si commentano da sole e definiscono i contorni del cosiddetto grande professore!
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