Da Nord a Sud, i luoghi simbolo di 35 città italiane sono stati avvolti questa mattina dall’abbraccio di vere e proprie catene umane: migliaia di persone che si sono strette mano nella mano per dire “No a tutti i razzismi”. Un girotondo di bambini, ragazzi, adulti, italiani e stranieri, ha ravvivato così i centri e le piazze italiane  in questa giornata mondiale contro il razzismo. L’iniziativa è stata organizzata da Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio,con il patrocinio dell' Agenzia Onu per i rifugiati UNHCR, per lanciare un messaggio  corale contro qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, e per affermare in maniera univoca il diritto alla dignità di ognuno, proprio in occasione del giorno in cui si commemora la strage di Sharpeville in Sud Africa, che nel 1960 ha visto morire uccisi sessantanove cittadini neri che protestavano per l’ apartheid.

Nella capitale il Colosseo è stato letteralmente abbracciato da migliaia di bambini e giovani. Sul palco allestito per accogliere l’orchestra della scuola media romana media G.Mazzini, si sono succediti gli interventi del Vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli, del Ministro p

er la cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi e della portavoce dell' UNCHR Laura Boldrini. Presenti anche le istituzioni capitoline e della regione Lazio.  «Siamo qui» ha detto Isabella Rauti, per combattere i pregiudizi, che limitano la conoscenza; la diversità è una ricchezza e una risorsa».

«Oggi, ha sottolineato De Palo, «parte un messaggio e un invito a difendere la sacralità e la dignità della persona. Dobbiamo dire no al razzismo e si all'integrazione. In questo senso Roma è una città accogliente e deve esserlo sempre di più».

Catene umane si sono snodate lungo tutto la penisola. A MiIano, in Piazza Duomo, 500 volte è stato ripetuto No a tutti i razzismi, tante quante erano le magliette indossate che riportavano il messaggio. A Torino catena alla Mole Antonelliana.
Ad Agrigento la catena di uomini e speranza ha circondato piazza Pirandello. A Bari l’abbraccio dei cittadini ha cinto il teatro Petruzzelli. Catania ha ospitato la catena che si è formata in Piazza Università e si è snodata lungo la via Etnea per,poi, raggiungere Piazza Duomo, dove è stato fatto un girotondo attorno all’Elefante, monumento simbolo della Città. E ovunque la colonna sonora della giornata è stata la canzone One Love di Bob Marley: un solo amore, un solo cuore, uniamoci e sentiamoci bene, recita il testo. Lo ha detto Bob Marley,lo abbiamo detto in tanti anche noi oggi. Facciamolo davvero.

di Valeria Torre

zp8497586rq
zp8497586rq