Incontro casuale con Antonio Giuliani. Difficile resistere alla tentazione di strappargli un’intervista. Soprattutto quando lo sento parlare del laboratorio teatrale gratuito che ha messo in piedi a Tor Bella Monaca, un progetto cui si dedica per due pomeriggi a settimana, e che “è anche impegnativo, ma è fatto davvero con passione”. E allora, quando qualche giorno dopo lo risento al telefono per intervistarlo, comincio proprio da qui.

Come è nato questo progetto?
Antonio Giuliani. Io sono dell’VIII municipio, volevo fare qualcosa proprio nella mia zona. Già quattro anni fa mi ero mosso per cercare uno spazio che ospitasse questa iniziativa. E l’anno scorso il progetto è partito. Quella di quest’anno è stata la seconda edizione. Ormai del gruppo fanno parte trenta ragazzi, per alcuni di loro è la prima esperienza in assoluto, non hanno mai

Un’idea niente male puntare sul teatro in un quartiere di periferia che sta cercando una nuova identità … A.G. E’ un modo per offrire ai ragazzi un’opportunità di impegnare il tempo in maniera divertente, creativa.

Per qualcuno di loro si potrebbe trasformare in qualcosa di più, magari in una vera professione …
A.G. Be’, tra i ragazzi che hanno partecipato al laboratorio c’è già qualcuno che ha proseguito su questa strada. C’è una ragazza che adesso fa parte di una compagnia teatrale stabile. Un altro ragazzo ha lavorato in televisione. Dove ci sono le potenzialità, cerco di creare per loro delle occasioni.

E’un buon inizio. E tu invece … come hai cominciato?
A.G.
Fin da bambino avevo l’abitudine alla battuta, alla risata … Poi ho cominciato a partecipare ai concorsi,sono passato per la scuola del Seven Show,  e l’occasione è arrivata con la mia partecipazione a Stasera mi Butto. I primi tempi mi dividevo tra le serate e il lavoro al cantiere. A un certo punto è arrivato il momento in cui ho scelto quale attività portare avanti.

Sorridere aiuta a sdrammatizzare. Tu ci riesci nella vita privata?
A.G.
Devo dire di sì. Spesso si dice che i comici nella vita privata sono tristi o depressi. In realtà molti di quelli che fanno questo mestiere sono persone serene e realmente capaci di far di ridere. Io sono un tipo  abbastanza allegro. La risata piace sempre, in fondo chi è che te chiede Dai, famme piange un po’? Ironizzo, certo,ma anche la comicità va ben dosata.

Saper far ridere ti ha aiutato con le donne?
A.G.
Eh … anche qui ci vuole il giusto equilibrio … sennò ti prendono per un imbecille, no?

La tua è una comicità tipicamente romana. Funziona anche fuori Roma?
A.G.
Funziona benissimo. E’ chiaro che ci sono certe espressioni talmente caratteristiche che possono capire solo i romani, ma la comicità romana piace.

Dove ti troveranno i tuoi fan nei prossimi mesi?
A.G.
In estate sarò alla manifestazione All’Ombra del Colosseo con 10 date: la prima settimana di luglio e poi tornerò per la chiusura a settembre. E a fine ottobre porterò il mio spettacolo al teatro Olimpico.

di Valeria Torre